I PIR: cosa sono?
I PIR, Piani Individuali di Risparmio, sono nati nel 2017, come veicoli di investimento agevolati sul versante fiscale. L’idea di fondo era di spingere gli investitori italiani verso le PMI (Piccole Medie Imprese), che sono la vera dorsale dell’economia italiana e che, dopo la crisi del 2008, sono state significativamente penalizzate sul versante del credito, a causa delle regole molto rigide introdotte dai regolatori nell’assunzione del credito.
2020: le novità.
Il 2020 sarà ricordato come l’anno del COVID. Questo evento, oltre a ribaltare le regole di interazione sociale, ha messo in ginocchio le economie dei paesi più colpiti, incluso il Bel Paese. Il Governo ha ritenuto utile, con la legge di Bilancio del 2020, rafforzare la normativa, introducendo il PIR alternativo. A differenza del PIR, nella precedente versione, investire nell’Alternativo consente una dimensione di versamento di ben 300.000 euro annui per 5 anni, quindi cumulativamente di arrivare a ben 1,5 milioni di euro. Una novità importante.
Gestioni Patrimoniali: I numeri del primo semestre 2025
Da Milano Finanza del 26 Luglio 2025

Gestioni Patrimoniali: i risultati del primo semestre 2025. Da Milano Finanza del 26 luglio 2025.
Primo semestre 2025: dollaro debole, borse ai massimi
Il primo semestre del 2025 si è contraddistinto per una dinamica complessa e articolata sui mercati finanziari globali, influenzata da fattori macroeconomici, geopolitici e monetari. In un contesto di persistente incertezza, la gestione attiva e la diversificazione si sono confermate leve fondamentali per la protezione e la valorizzazione del capitale.
I mercati azionari europei hanno mostrato una buona tenuta, con il DAX tedesco in crescita del +19,4% e il FTSE Mib italiano a +15,76%, sostenuti da una stagione degli utili superiore alle attese e da segnali di stabilizzazione economica. Più contenuta la performance dell’Euro Stoxx 50 (+8,86%), riflesso di un’Europa ancora segmentata nei ritmi di crescita.
Negli Stati Uniti, la rotazione settoriale ha inciso sulle performance degli indici principali: il Nasdaq 100 ha registrato un +8,12%, mentre l’S&P 500 ha chiuso il semestre con un +5,73%, penalizzato da revisioni al ribasso degli utili e da un contesto macroeconomico meno favorevole.
Sul fronte valutario, l’euro ha mostrato un significativo rafforzamento nei confronti del dollaro (+13,29%), in un contesto di aspettative divergenti sulle politiche monetarie delle due sponde dell’Atlantico.
Tra le materie prime, l’oro ha brillato con un +23,9% da inizio anno, confermandosi asset rifugio in un contesto di volatilità e attese di allentamento monetario. Al contrario, il petrolio WTI ha chiuso in calo del -3,7%, riflettendo timori sulla domanda globale e tensioni geopolitiche persistenti.
In sintesi, il primo semestre del 2025 ha evidenziato l’importanza di un approccio prudente ma flessibile, capace di cogliere le opportunità offerte da un contesto in continua evoluzione.
Spicca la linea InGermany, con un rendimento del 23,9%, mentre le altre linee si mantengono intorno alla parità, penalizzate in buona parte dalla debolezza del Dollaro.
Il team di Gestione
Head of Investments
Claudio Campesi
Esperienza : 10 Years
Skills and experties:
Laureato in Bicocca in Finanza e Servizi Finanziari, è entrato in SCM agli albori della sua carriera, nel 2011. Dal 2018, è Portfolio Manager della SICAV di SCM
In collaborazione con Bayes Investment LTD
I vantaggi fiscali
Esenzione dalla tassazione sul Capital Gain (26%) se la permanenza nell’investimento è di almeno 5 anni, con un massimo di 300.000 annui per 5 anni (1,5 milioni totali).
Esenzione dalle imposte di successione.
Investire in economia reale
Investire in PIR significa mettere capitali nell’economia reale, nel tessuto delle Piccole e Medie Imprese italiane
Un tempismo perfetto
Il PIR alternativo nasce contemporaneamente al PNRR, il programma per il rilancio dell’economia italiana che vale più di 200 miliardi, che si riverseranno sulle aziende del nostro paese.
Una gestione condivisa con Bayes Investments LTD
Portafogli diversificati con cura
La linea è composta da PMI con forti probabilità di crescita e con Management di alto livello
In collaborazione con Bayes Investments LTD
Il 30% è investito nel Made in Italy Fund
Il 50% viene investito in azioni di PMI Italiane, scelte con Bayes Investment LTD
Stile d’investimento
Portafogli molto diversificati
Ogni singolo titolo pesa relativamente poco sul portafoglio complessivo
Almeno il 70% è investito in piccole-medie aziende italiane
La certezza per l’investitore di sostenere il tessuto economico italiano
Investimenti in un’eccellenza Italiana: l’industria
L’Italia è storicamente la seconda produzione manifatturiera europea, davanti a Francia, UK e Spagna
I Vantaggi Fiscali
Esente da imposte di successione
Nessuna imposta in caso di morte dell’investitore
Esenti da imposte sulle plusvalenze
L’investitore risparmia il 26% di imposte
5 anni di permanenza nell’investimento
Il giusto tempo per un investimento in azioni
I motivi per investire
La ripresa in Italia
L’implementazione del PNRR darà un nuovo slancio all’economia del nostro paese
I PIR sostengono aziende italiane
A differenza dei grandi fondi, che investono nei principali indici e nelle grandi aziende, i PIR sono dedicati ad aziende Piccole e Medie, il tessuto dell’economia italiana
Le PMI: il tessuto economico più importante in Italia
Le PMI rappresentano il 92% delle aziende italiane e danno lavoro a circa 15 milioni di persone
Un’occasione speciale
Il vantaggio fiscale combinato con il momento storico del nostro Paese, danno vita a un’opportunità straordinaria