Markets
Lunedì, avvio di settimana sotto la pari per tutte le principali piazze europee, male Milano nella giornata dei dividendi perde circa un punto percentuale. L’indice Eurostoxx 50 perde lo 0,79%, Francoforte non distante a -0,72%. Continua la scia positiva per Wall Street che sull’onda delle trimestrali, principalmente quelle del settore bancario, scambia sopra la pari con l’indice S&P 500 a +0,34% e Nasdaq a +0,84%.
Martedì, giornata positiva per il mercato azionario con l’Europa che tenta un timido rimbalzo. Le borse europee chiudono in cauto rialzo Eurostoxx 50 a +0,37% e Dax a +0,27%. Più ottimista Wall Street, in attesa delle trimestrali del settore tech l’indice Nasdaq guadagna lo 0,71%, anticipando il movimento in caso di dati positivi. Sul fronte obbligazionario la curva dei tassi statunitense ha iniziato ad appiattirsi con un movimento al rialzo della parte corta e al ribasso della parte lunga.
Mercoledì, avvio positivo per le principali piazze europee che, trainate dagli energetici, colmano la sofferenza degli altri settori. Chiusura sulla pari per Francoforte, positivo invece il FTSEMIB che dopo le due sedute negative segna un solido +0,94%. Accelerazione da parte dell’S&P 500 che tenta in apertura di rompere il muro dei 4.540 (massimo storico) trovando resistenza. Nonostante il mancato record, giornata comunque positiva (+0.37%).
Giovedì, le borse europee nonostante un avvio sopra la pari, hanno terminato la seduta in calo dopo la seduta incerta dell’Asia a causa del ritorno agli scambi di Evergrande. L’indice Eurostoxx 50 perde quanto costruito nella giornata precedente. Apertura debole per Wall Street in attesa delle trimestrali, ma con una ripresa in chiusura dopo la pubblicazione dei dati macro (vdi. Monetary Policy). Giornata di Record per l’S&P 500 che spunta i 4.546.
Venerdì, giornata costruttiva sulla chiusura di Wall Street e sul rimbalzo degli asiatici. Bene l’Eurostoxx 50 che guadagna 0,80% seguito da Parigi a +0,74%. Nell’avvio di seduta statunitense l’S&P 500 continua a tracciare sui massimi, correggendo nel finale. In Us positivo solamente il Dow Jones, S&P chiude in parità.
Monetary Policy
La settimana passata è stata una settimana ricca di dati Macro. I dati relativi alla produzione industriale statunitense, hanno mostrato un rallentamento. Le cause sono imputabili alla scarsità di materie prime ed il rallentamento si è registrato anche sulle costruzioni di nuove case.
Sul fronte europeo l’inflazione è rimasta invariata mentre i dati PMI pubblicati venerdì hanno mostrato una ripresa sul fronte manifatturiero in tutti i paesi ed un rallentamento del settore terziario. Contrastato l’indice composito ma nella rilevazione generica dell’eurozona l’indice ha subito un rallentamento inferiore a 1 punto.
Continuano a confortare i dati relativi al mercato del lavoro statunitense, come si può apprendere dal grafico le richieste iniziali di sussidio sono ai minimi da inizio anno.
Positivi anche i dati PMI relativi al settore terziario, in aumento di 3 punti, e al composito in aumento di oltre 2 punti.
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata dall’inizio della Earning Seasons. Se da un lato il movimento della curva dei tassi si è spostata verso l’alto, la risposta del mercato azionario non è stata ribassista, al contrario nella giornata di mercoledì e giovedì Wall Street e in particolare l’indice S&P 500 ha segnato i nuovi massimi rialzando la media mobile a 50 giorni.
Sul fronte asiatico, il pagamento di una parte di interessi da parte di EVERGANDE e l’inizio di diverse iniziative immobiliari in arretrato, ha aperto uno spaccato sull’opinione pubblica ma stabilizzando il corso azionario.
Prosegue la risalita dei tassi in Europa con i tassi periferici che guadagnano oltre 6 basis (BUND 10Y 0.09%) e i periferici come l’Italia circa 10bps.
In America, i dati macro continuano ad essere a supporto dell’economia e del mercato del lavoro palesando una situazione prospera nonostante alcune questioni politiche. In questi termini la curva dei tassi sta anticipando l’annuncio sempre più probabile inerente a una sostanziale riduzione del piano di acquisto e un rialzo dei tassi. Anche i tecnologici, nonostante il movimento dei tassi hanno guadagnato nella settimana passata circa un punto e mezzo.
Nonostante il rallentamento dell’azionario europeo, la settimana passata ha segnato positivamente le nostre linee di gestione a composizione azionaria, che si sono riportate sui massimi di periodo. Sottotono, ma in linea con il mercato, le linee obbligazionarie che patiscono il rialzo dei tassi. Nota di merito, invece, per il fondo obbligazionario SCM Stable Return che grazie ad opportune coperture rimane stabile sui massimi storici.
LINEA PIR SCM
La nostra linea PIR continua ad avere un andamento fortemente positivo, di molto superiore al principale indice di mercato MIB e agli indici di riferimento Small Cap. Il recente IPO Reti è stato il top performer, su del 67% nel mese e del 251% sul suo prezzo di IPO a settembre dello scorso anno. La nostra top holding EdiliziAcrobatica è salita del 51% e si mantiene sui massimi. PIteco e Doxee, in crescita rispettivamente del 27% e del 22%, completano l’elenco degli aumenti di prezzo di oltre il 20%. Piccolo è l’elenco dei rendimenti negativi, con Longino & Cardenal, in calo del -9% nel mese ma +46% da inizio anno, e la recente IPO Giglio.com, in calo del -4% e del -7% dal suo prezzo IPO di luglio. Rimangono comunque positive le nostre prospettive per il resto dell’anno e oltre.