Markets
MERCATO AZIONARIO E OBBLIGAZIONARIO
Lunedì
Avvio di settimana influenzato dalla festa di Ognissanti con la chiusura delle borse europee. In America avvio di seduta sulla pari. I bassi volumi annunciano una seduta piuttosto calma. Se da un lato il mercato azionario si è mosso poco, dall’altro non si può dire lo stesso per il mercato obbligazionario. Nel pomeriggio, i tassi US hanno innescato un movimento al rialzo con il decennale che ha toccato l’1.600, prima di tornare ai livelli di inizio giornata. È proseguita ad ogni modo la corsa dell’S&P 500 che ha messo a segno la decima seduta positiva su 12.
Martedì
La seduta asiatica non ha seguito il rialzo del mercato azionario statunitense. Perdurano le pressioni sulle restrizioni imposte dal governo. Apertura europea sulla pari, in attesa dei dati macro del pomeriggio, i quali non hanno portato grossi scostamenti. Piatta la piazza di Milano che nonostante i dati macro (vdi. Monetary policy) e il rimbalzo della curva dei tassi (-14bps sul BTP a 10Y), è rimasta sui livelli di apertura. Bene invece Francoforte che in questa situazione di volatilità sul mercato obbligazionario, ha guadagnato sul comparto azionario (+0,96%). Negli Stati Uniti seppur rallentata, è continuata la crescita dell’azionario con gli occhi puntati alla riunione della Federal Open Market Committee di mercoledì.
Mercoledì
Giornata all’insegna delle banche centrali. Nella dichiarazione rilasciata da Christine Lagarde, ha espressamente dichiarato che sarà improbabile che le tre condizioni per l’aumento dei tassi vengano soddisfate nel 2022. Le dichiarazioni hanno mantenuto stabili le curve dei tassi in attesa della FED. Sul mercato azionario, le borse europee hanno avuto un tono costruttivo complice la diminuzione della pressione sulle materie prime (WTI -3,40%). Bene l’Eurostoxx 50 che supera ancora la soglia dei 4.300. In America i toni pacati di Jerome Powell hanno tranquillizzato gli investitori che hanno festeggiato sui mercati. Bene il NASDAQ (+1,04%) e molto bene l’S&P 500 che mette a segno un’altra seduta positiva.
Giovedì
Prosegue il tono costruttivo delle borse su tassi che rimangono stabili su tutta la curva. Bene l’Europa che guadagna mediamente mezzo punto percentuale, mentre contrastata la seduta in America. Piatto il Dow Jones mentre continua il rimbalzo dei tech (+0,81%).
Venerdì
Apertura sulla parità per le piazze europee. Giornata influenzata dai dati sul mercato del lavoro statunitense i quali hanno confermato il trend positivo. Buon tono sia in Europa, con Madrid che recupera sulle perdite precedenti +1,01%, sia negli States con il Dow Jones che guadagna oltre mezzo punto.
Monetary Policy
La settimana passata è stata ricca di dati Macro. Martedì, i PMI europei hanno mostrato un miglioramento del segmento manifatturiero per i paesi come Italia e Francia, più arretrata invece la Germania. La disoccupazione europea è rimasta stabile. Il numero degli occupati nei non-farm negli stati uniti è aumentato sensibilmente, battendo le aspettative e anche la rilevazione precedente.
In generale i dati macro di mercoledì inerenti agli Stati Uniti, hanno delineato una situazione di crescita economica con i Durable Goods Orders in rialzo, come i Factory Orders. Anche i PMI relativi al settore terziario e composito hanno fatto un balzo in avanti migliorando non di poco le rilevazioni di settembre.
Come ogni giovedì, sono stati pubblicati i dati sul mercato del lavoro statunitense. Segnano per la 5 seduta consecutiva una diminuzione nelle richieste di sussidio, iniziali e di mantenimento. Infine, la settimana si è conclusa con il dato sulla disoccupazione statunitense, attestatosi in diminuzione rispetto alle aspettative (4.6%) e rispetto al mese di settembre (4.8%).
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata dalle dichiarazioni delle Banche Centrali che hanno fatto da protagonisti in un contesto di forte volatilità e incertezza sui mercati. La paura di un imminente rialzo dei tassi o di un’interruzione del piano di acquisti ,veleggiava tra gli operatori, i quali hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo aver sentito le dichiarazioni delle Banche Centrali.
In Europa i periferici hanno fatto da traduttore del sentiment sul mercato con il tasso sul BTP che ha registrato un movimento di oltre 30 basis points in sole 4 sedute (BUND -18bps). La paura della fine del piano di acquisti, aveva spinto il tasso decennale italiano al di sopra dell’1.25, soglia lasciata ben presto per tornare ai livelli di settembre.
In America, la FED, nella giornata di mercoledì, ha tranquillizzato il mercato confermando la riduzione graduale del piano di acquisti e ribadendo che il rialzo dei tassi non dipenderà dalla fine del piano stesso. Il mercato come anticipato, ha festeggiato supportato dallo scenario sul mercato del lavoro, il quale continua a migliorare e a definirsi stabilmente in crescita.
Nel frattempo, in Asia perdura la situazione di incertezza con un altro property developer in crisi. Da quanto si apprendere dalle autorità, il colosso KAISA avrebbe saltato il pagamento di alcuni contratti, richiamando così l’intervento delle autorità di Shenzen, le quali avrebbero sospeso il titolo dal mercato.
In questo contesto, il mercato ha reagito con uno sprint dei mercati azionari ed obbligazionari. In Europa la piazza di Milano ha guadagnato oltre tre punti percentuali. L’Eurostoxx ha segnato nuovi record superando la soglia dei 4.350. A Wall Street, il movimento dei tassi (US Treasury 10Y -10bps) ha agevolato i tech, NASDAQ +3.21 e le Small Cap, Russell 2000 +6,41%.
LE NOSTRE LINEE DI GESTIONE
In generale la settimana ha impattato positivamente le nostre linee di gestione che hanno segnato nuovi massimi. Il movimento dei tassi, europei e statunitensi, hanno comportato una vigorosa ripresa anche da parte della componente obbligazionaria, sotto pressione a causa del rialzo dei tassi.
LA LINEA PIR SCM
La nostra linea PIR continua ad avere un andamento fortemente positivo, di molto superiore al principale indice di mercato MIB e agli indici di riferimento Small Cap. Il recente IPO Reti è stato il top performer, su del 67% nel mese e del 251% sul suo prezzo di IPO a settembre dello scorso anno. La nostra top holding EdiliziAcrobatica è salita del 51% e si mantiene sui massimi. PIteco e Doxee, in crescita rispettivamente del 27% e del 22%, completano l’elenco degli aumenti di prezzo di oltre il 20%. Piccolo è l’elenco dei rendimenti negativi, con Longino & Cardenal, in calo del -9% nel mese ma +46% da inizio anno. La recente IPO Giglio.com, in calo del -4% e del -7% dal suo prezzo IPO di luglio. Rimangono comunque positive le nostre prospettive per il resto dell’anno e oltre.