Markets

Lunedì

Dopo la chiusura della settimana precedente, seduta dal tono positivo sia per l’Europa sia per Wall Street. In Europa, bene la piazza di Milano (+2,20%) e Parigi (+1.48%). Più arretrato l’indice Eurostoxx 50 a +1,40%. In America le borse hanno fin da subito guadagnato terreno recuperando sulla chiusura di venerdì. S&P 500 +1.17%.

Martedì

Giornata di rimbalzo per tutto l’azionario. Le dichiarazioni dei vertici di Moderna e Pfizer circa la variante Omicron e l’efficacia dei vaccini, ha permesso alle borse, europee e americane, di ritrovare vigore rimbalzando e colmando parzialmente il gap registrato la settimana precedente. Ottima la performance dell’Eurostoxx che si riporta al di sopra dei 4.200 (+3.36%). Sempre positiva ma più arretrata anche Milano che ha segno un +2.41%. In US fin dalle prime battute, gli indici hanno scambiato sopra di un punto e mezzo rispetto alla chiusura precedente, chiudendo la giornata sui livelli antecedenti la correzione di venerdì.

Mercoledì

Giornata dell’immacolata in Europa e per tanto di chiusure e poca liquidità, capitola l’Eurostoxx 50 che perde un punto percentuale. Continua il progresso di Wall Street. Nonostante la poca liquidità in circolazione, si avvicina sempre più al massimo storico. L’indice S&P 500 ha chiuso la giornata a 4.701 (+0.31%).

Giovedì

Apertura per l’Europa sottotono. Le possibili prese di profitto legate alle incertezze della variante Omicorn, di cui si sa ancora ben poco, hanno indirizzato l’andamento della giornata. L’Europa arretra di mezzo punto complice l’apertura e l’andamento di Wall Street.

Venerdì

Apertura negativa per l’Europa in attesa del dato sull’inflazione statunitense (vdi. Monetary Policy). Bene Wall Street che sostenuta dai dati sul mercato del lavoro di giovedì e dal CPI di venerdì, riprende il rally sull’azionario. S&P 500 +0.95%, NASDAQ +1.13%.

Monetary Policy

Ultima settimana

Caratterizzata da pochi dati ma buoni. In Cina sono stati pubblicati i dati relativi alle esportazioni: in aumento rispetto alle attese ma sempre al di sotto rispetto al mese di ottobre. I dati relativi alle importazioni, sono risultati in sensibile aumento, circa 10 punti sopra le attese. Nella giornata di giovedì, sempre in Cina, è stato pubblicato il dato relativo al CPI, in aumento rispetto a ottobre (1,5%) ma al di sotto delle aspettative degli analisti.

Fronte europeo

I dati di maggior interesse sono stati quelli relativi alla Germania. Infatti, a inizio settimana sono stati pubblicati i dati ZEW relativi alle Expectation e alla situazione attuale. Gli ZEW sulle Expectation sono risultati di poco al di sotto rispetto al mese di novembre ma in sensibile aumento rispetto alle attese. Al contrario si è registrato un rallentamento nelle rilevazioni sulla situazione attuale con il dato in discesa di circa 20 punti. Nulla da riportatore sul CPI che nel mese di novembre non si è mosso.

Fronte statunitense

I dati sul mercato del lavoro continuano a migliorare con le richieste iniziali di sussidi in diminuzione, sui minimi da inizio anno. Anche le richieste di sussidio di mantenimento, nonostante un piccolo aumento, si mantengono al di sotto della soglia dei 2 milioni. Per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo (CPI), non vi sono stati grossi sconvolgimenti. Al contrario il CPI su base mensile è stato registrato in linea con le aspettative. Il CPI su base annua si è collocato tra le aspettative degli analisti e la precedente rilevazione, tutto sommato in linea.

A chiudere la settimana è stato il dato sul Sentiment rilasciato dall’università del Michigan. E’ risultato in sensibile aumento rispetto alle attese, attestatosi a 70.4 si è portato sui massimi da inizio anno.

Nella giornata di venerdì, i dati PMI del settore terziario e composito inerente alla zona euro, si sono attestati in linea con le aspettative, al contrario sul fronte statunitense il dato relativo ai Non-farm Payrolls hanno registrato un crollo dal precedente dato rivisto (1053K) all’attuale 235K. Il mercato prezzava un’aspettativa pari a 725K.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

Settimana caratterizzata da un vigoroso rimbalzo sulla settimana precedente. Il movimento al rialzo è stato registrato maggiormente dagli indici statunitensi che hanno tutti guadagnato mediamente 4 punti percentuali. La distensione, anche sul fronte dei contagi, ha permesso alle borse di riportarsi sui livelli massimi.

Fronte obbligazionario

I tassi US hanno registrato un graduale aumento passando nella scadenza decennale da un tasso decennale del 1.40 al 1.50. Al contrario, la pressione sui tassi in US, non si è manifestata sulle curve europee che hanno mantenuto i livelli di inizio settimana. Al contempo il $, ad eccezione di un deprezzamento nella giornata di mercoledì, si è mantenuto stabile sul livello di EUR/USD 1.128.

America

Il vigoroso rimbalzo ha riportato le borse di poco sotto i massimi di metà novembre, recuperando però lo storno di fine mese. Buona l’accelerazione degli industriali con il Dow Jones che ha guadagnato il 4,02%, consolidando una crescita reale ben avviata.

Europa

La situazione Covid mina le festività e la non chiara visione sulla variante OMICRON minaccia la crescita. Ad ogni modo la settimana passata ha visto la Germania protagonista nei dati macroeconomici e una conseguente distensione dell’azionario, agevolato dai tassi obbligazionari.

Linee di gestione SCM

In generale, le nostre linee di gestione hanno beneficiato della positiva settimana sui mercati finanziari riportandosi sui massimi da inizio anno. Anche sul fronte obbligazionario si è registrato un rallentamento nella pressione dei tassi agevolando le linee.