Markets
Lunedì
Giornata di chiusura per l’America a fronte del Juneteenth. In Europa la seduta, scarsa di volumi, si è svolta con tono costruttivo. Positivo in chiusura l’Eurostoxx 50 +0.91%.
Martedì
Apertura positiva per l’Europa che supportata dai future americani avanza nelle prime ore di contrattazione. Oggi i dati hanno riportato un ulteriore rallentamento sull’immobiliare statunitense ma ad ogni modo l’azionario ha accelerato con Energy e Consumer Discrationary a guidare il movimento (S&P 500 +2.45%).
Mercoledì
Apertura con tono negativo per l’Europa. La principale causa è attribuibile al paper rilasciato nella notte dalla Federal Reserve. Si riporta un crescente rischio recessione e un forte aumento della disoccupazione. La risk aversion ha riportato le borse sui minimi dell’anno bruciando i guadagni dei giorni prima. Nel pomeriggio Powell era atteso al congresso, dove ha ribadito quanto già detto in occasione dell’FOMC ed ha convinto il mercato che dopo un’apertura in territorio negativo, ha recuperato, trainato dal NASDAQ.
Giovedì
Giornata all’insegna dei dati sul settore manifatturiero (vdi. Monetary Policy). La situazione in Europa è risultata peggiore delle attese con le scorte in aumento prossima alla recessione. Sul mercato, l’azionario ha perso terreno, l’€ è arretrato e i rendimenti sono aumentati con lo SPREAD in allargamento. Wall Street anch’essa carica di dati, non ha fornito stimoli per un rimbalzo. La più avanzata situazione ha, in prima istanza, creato resilienza e in chiusura, permesso un rimbalzo dell’azionario trainato dal NASDAQ +1.47%.
Venerdì
Nella mattinata, il vicepresidente della BCE De Guindos in un’intervista ha cercato di rassicurare il mercato circa i livelli di inflazione e il nuovo tool anti-frammentazione. Da quanto si apprende lo strumento dovrebbe permettere il rialzo dei tassi di riferimento senza pesare sui periferici. Ad ogni modo l’azionario è avanzato di buon passo e nel pomeriggio il dato rivisto al ribasso sull’inflazione attesa ha spinto Wall Street. Il rimbalzo tanto atteso sembra essersi materializzato con il NASDAQ che dopo tanto mette a segno una settimana positiva.
Monetary Policy
EUROPA: IN PEGGIORAMENTO
In Europa i pochi dati pubblicati nella settimana passata hanno mostrato una situazione di rallentamento. I dati PMI hanno evidenziato un peggioramento in tutti i settori analizzati. Il peggiore è risultato il settore terziario, in calo di oltre 2 punti rispetto alle attese.
Il dato sulla fiducia dei consumatori si è attestato a -23.6 segnando un nuovo minimo al 2013.
AMERICA: IN RALLENTAMENTO POSITIVO
Nella settimana passata l’agenda macroeconomica americana ha riportato un forte rallentamento registrato sui dati PMI. Come in Europa, i tre settori rilevati sono risultati tutti in peggioramento, con il settore manifatturiero che è passato da 57 di maggio a 52.4 attuali.
Analogamente l’IMF rilasciato il giorno seguente, ha confermato la situazione mostrata dal PMI manifatturiero.
Il sentiment rilasciato dall’Università del Michigan ha di poco mancato le attese ma ciò che è emerso è un abbassamento delle stime sull’inflazione attesa, sia ad un anno che a 5 anni.
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata senza dubbio dal rimbalzo registrato nelle ultime due sedute. Il mercato sembra aver scontato lo scenario peggiore e i primi segnali di rallentamento aumentano le possibilità che l’inflazione americana abbia toccato il proprio massimo. Ciò nonostante, il “Soft Lending” annunciato dalla FED risulta essere sempre più complesso soprattutto in un contesto in cui la contropartita è la recessione.
In Europa non si hanno ancora i dettagli circa lo scudo anti SPREAD ma ciò che si evince è che dovrebbe permettere di rialzare i tassi senza compromettere i paesi periferici. Già questa settimana potremmo avere un quadro più chiaro.
In generale sui mercati la settimana è stata caratterizzata dal rimbalzo tecnico registrato soprattutto dagli indici statunitensi. I ciclici hanno lasciato spazio ai tecnologici e ai settori meno colpiti dalla rotazione. Indice NASDAQ +7.45% indice FAANG +10.86%.
Sul fronte obbligazionario, i rendimenti sono calati nella seconda parte della settimana mentre l’€ dopo aver toccato il minimo nella giornata di giovedì, si è riportato sopra l’1.05.
In generale, le nostre linee di gestione hanno giovato del rimbalzo dell’azionario. Inoltre, l’esposizione diretta all’indice tecnologico, ha permesso alle linee a composizione azionaria di avanzare. Sarà cruciale questa settimana monitorare gli appuntamenti economici, i quali potrebbero fornire ulteriori stimoli.