Markets

Lunedì

Oggi Wall Street chiusa per Labor Day. In Europa la crisi energetica rimane al centro del dibattito. In risposta alle discussioni sul price cap, Putin ha minacciato la chiusura totale, gettando il mercato nel caos (TTF 280,00€/MWh). Nel Regno Unito Liz Truss è arrivata al n°10 Downing Street. Sui mercati la seduta, carente di particolari spunti, si è scolta in territorio negativo con l’Eurostoxx 50 a -1.53%.

Martedì

Giornata costruttiva per l’azionario. Al rientro dalle feste anche Wall Street ha costruito discreti progressi agevolata dai dati macro. In Europa il contratto future sul gas TTF è tornato sotto i 250,00€/MWh mentre la piazza di Francoforte ha accelerato a +0.87%. Piatta Milano. In serata il sentiment americano è peggiorato affossato dal timore di una FED ancora più Hawkish. S&P 500 -0.41%.

Mercoledì

Avvio di seduta positivo per l’Europa. Le notizie derivanti dalla Russia circa delle possibili aperture, hanno tranquillizzato il mercato che ha guadagnato trainato dal DAX. L’€ dopo giorni di debolezza si è riportato sulla parità. La seduta statunitense è stata poco mossa.

Giovedì

Nella giornata odierna il Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha annunciato un rialzo di 0.75 bps sui tassi di riferimento. L’inasprimento delle politiche monetarie è stato giustificato a fronte di un’inflazione che rischia di essere più persistente del previsto. Nello statement, il Presidente ha ribadito la linea Data Dependent e Meeting by Meeting, ovvero la facoltà di scegliere ad ogni meeting l’entità del rialzo sulla base dei dati. Inoltre, sono state riviste le previsioni di crescita riducendole al 3.1% per il 2022, 0.9% per 2023, 2.3% per il 2024. La reazione del mercato dopo un immediato risk off è rientrata sorretta da Wall Street che ha agevolato la chiusura europea, tornata positiva.

Venerdì

Chiusura di settimana positiva per i mercati azionari che hanno proseguito il rimbalzo di ieri. L’€ stabile sopra la parità e tassi in correzione dopo il balzo di giovedì (BUND 10Y +17 bps). Buoni i guadagni di Wall Street  (S&P 500 +1.54%, NASDAQ 100 +2.19%) nell’attesa del dato sul CPI atteso per la prossima settimana.

Monetary Policy

EUROPA: RIALZO 75

In Europa la settimana è stata caratterizzata dalle mosse di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Ma andando con ordine la settimana è iniziata con i dati relativi ai PMI sul settore terziario e sul dato composito. Per Italia e Francia le rilevazioni sono risultate essere superiori alle attese anche se molto prossime al livello 50 (sotto il quale viene considerato in rallentamento).

In Germania i dati non hanno soddisfatto le attese. In peggioramento in entrambi i settori compromettendo il dato aggregato europeo (49.8 Terziario, 48.9 Composito).

Venendo alla BCE la scelta è ricaduta sui 75 bps, come ribadito dalla Christine Lagarde.

AMERICA: IN ATTESA DEL CPI IL MERCATO DEL LAVORO RIMANE SOLIDO

In America il mercato del lavoro continua a essere solido con le richieste di sussidio iniziali che stanno tornando sui minimi di inizio anno.

Sul fronte servizi la rilevazione ISM ha mostrato un miglioramento della situazione rispetto al mese di luglio. Leggermente in diminuzione le Wholesale Inventories nel mese di luglio.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana passata è stata caratterizzata dall’appuntamento con la Banca Centrale Europea che sulla scia della FED ha rialzato i tassi di 75 bps. Il braccio di ferro tra Russia ed Europa e l’attuale livello di inflazione ha spinto la BCE ad accelerare il processo di tightening. Nonostante le riserve di Gas siano superiori all’80%, le continue interruzioni di forniture continuano a rappresentare fonte di volatilità per i mercati europei.

Ad ogni modo nella scorsa settimana, Wall Street si è riposizionata impostando negli ultimi giorni un movimento al rialzo da ricopertura alleviando la pressione europea imposta dallo stress sull’obbligazionario.

Sul fronte valutario l’€ nella giornata di venerdì si è assestato sopra la parità.

Lato obbligazionario le curve europee si sono aggiustate con un movimento al rialzo di circa 15 bps, stabile lo SPREAD BTP-BUND.

In generale, le nostre linee di gestione hanno beneficiato del movimento dell’azionario segnando in positivo il mese di settembre. Sul fronte obbligazionario dopo il riposizionamento la curva dei tassi sembra essersi assestata sui livelli attuali.

Questa settimana gli occhi saranno puntati sul dato CPI americano, atteso martedì.