Markets

Lunedì

Avvio di settimana positivo per l’Europa spinta dalla buona performance di Wall Street registrata venerdì sera. La mattinata è trascorsa senza particolari tematiche e l’apertura di Wall Street è avvenuta in territorio positivo. Stabile l’obbligazionario.

Martedì

Focus sulle parole di Powell atteso alle 15:00 ora europea. Sul mercato il nervosismo si fa sentire. Il numero uno della Federal Reserve non ha fatto riferimento alle misure di politica monetaria ovviando al tema. Il mercato dopo aver tirato su un sospiro di sollievo si è focalizzato sulle parole del membro della BCE Schnabel. Ha ricordato al mercato che i tassi dovranno ancora aumentare e le condizioni finanziarie rimarranno restrittive. La chiusura europea vede gli indici cedere marginalmente (Eurostoxx 50 -0.27%).

Mercoledì

Avvio positivo per l’Europa trainato dai tech e utilities. In calo i rendimenti. A contribuire alla diminuzione dei rendimenti in tutta Europa, sono state le dichiarazioni di Scholz circa la posizione favorevole per l’emissione di un Bond a livello europeo. Wall Street positiva in attesa del dato sul CPI previsto per domani (S&P 500 +1.28%).

Giovedì

Il grande giorno è arrivato e il mercato fin dalle prime battute sembra aver scommesso su un miglioramento della situazione inflattiva statunitense. Mercato azionario positivo e rendimenti in calo. Alle 14:30 i dati hanno confermato in pieno le attese del mercato rilevando la diminuzione dell’inflazione dal 7.1% al 6.5%. La componente core è diminuita dal 6.0% al 5.7%. Il mercato che si attendeva una diminuzione minore delle attese ha, in prima battuta, frenato i guadagni. Ad ogni modo chiusura positiva sia per l’Europa (Eurostoxx 50 +0.66%).

Venerdì

Avvio positivo per l’Europa. In US inizia l’Earning Season e tra le prime società a riportare abbiamo JP Morgan, Citi, Wells Fargo e Bank of America. Nonostante i dati siano positivi, le principali banche hanno rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2023. Nel pomeriggio il sentiment rilasciato dall’Università del Michigan ha ridato tono alle borse. Chiusura positiva (Eurostoxx 50 +0.58%, S&P 500 +0.59%).

Monetary Policy

EUROPA

Sul fronte europeo, nulla da riportare.

AMERICA

In America ,al contrario, la settimana passata è stata ricca di dati macroeconomici. Andando con ordine, le Wholesale Inventories sono risultate in linea con le attese.

Sul fronte inflazionistico il Consumer Price Index di dicembre è risultato in diminuzione, in linea con le attese. Il dato anno su anno si è attestato al 6.5% dal precedente 7.1%. La componente core è scesa al 5.7% dal precedente 6.0%.

Il mercato del lavoro continua a rimanere solido, con le richieste di sussidio sui minimi da inizio anno.

Infine, nella giornata di venerdì è stato pubblicato il sentiment rilasciato dall’università del Michigan, risultato in netto miglioramento rispetto al mese di dicembre.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La scorsa settimana è stata caratterizzata dalla pubblicazione del dato sull’inflazione americana e dall’inizio dell’Earning Season. Il Consumer Price Index statunitense si è attestato al 6.5%, in diminuzione rispetto al mese di novembre, in linea con quanto stimato dal mercato.

Sui mercati la settimana è iniziata con un buon tono sia in Europa che in US. I rendimenti in attesa del dato sull’inflazione, sono calati in entrambi i continenti e in Europa gli SPREAD, a fronte della possibilità di un BOND europeo, si sono ristretti.

Sul fronte azionario l’Europa ha sovraperformato Wall Street registrando una performance da inizio anno prossima al +10.0%.

Sul fronte Asiatico l’allentamento delle misure anti covid messe in atto dal governo di Pechino continuano a fornire supporto al mercato.

In generale, le nostre linee di gestione hanno beneficiato dei movimenti di mercato segnando guadagni sia sulla componente azionaria che su quella obbligazionaria.