Markets
Lunedì
Avvio di settimana all’insegna della debolezza. Le dichiarazioni hawkish da parte di alcuni membri della BCE in materia di tassi, hanno appesantito il sentiment. I tassi hanno preso la via del rialzo salendo complessivamente di 10 bps. Sul fronte azionario continuano le dichiarazioni negative da parte delle aziende che si preparano ad un periodo di rallentamento (S&P 500 -0.61%).
Martedì
Prosegue la debolezza in Europa. I dati macro (vedi Monetary Policy) non hanno fornito il giusto spunto per una ripartenza. Nel pomeriggio, le parole di Jerome Powell, hanno sgonfiato quel poco di performance creata nella mattinata. Come accennato dal numero 1 della FED, se il mercato del lavoro continuerà a risultare così solido, continuerà il processo di Tightening. Il mercato dopo un iniziale reazione negativa è tornato a crescere chiudendo la seduta con discreti progressi.
Mercoledì
Seduta avviata sulla parità, complici i rialzi dei rendimenti. In America la notizia delle problematica di Google con l’applicativo di intelligenza artificiale ha affossato il titolo (-5.48%) trainando i principali indici. Nel frattempo, sono proseguite le dichiarazioni da falchi sia da parte dei membri della BCE che dai membri della FED. Negativa la chiusura di Wall Street, S&P 500 -1.11%.
Giovedì
Apertura positiva per l’Europa che beneficia dell’allentamento della pressione inflazionistica in Germania. Il dato su base annuale si è attestato all’8.7% dal 8.9% atteso. Sempre in Germania, positiva la trimestrale di SIEMENS che ha spinto la piazza di Francoforte. In America i tassi hanno ripreso a salire soffocando l’azionario (NASDAQ -0.91%).
Venerdì
Avvio debole per l’Europa. Francoforte appesantita dalla guidance di Adidas la quale stima un costo derivante dalla controversia di Yeezy pari a 700 milioni di euro. In America il sentiment rilasciato dall’Università del Michigan ha battuto le attese. Piatta Wall Street.
Monetary Policy
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata da un inasprimento della retorica da parte dei membri della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve. Quello che si evince è che fino a quando il quadro macro non si deteriorerà non vedremo un cambio di posizione.
Sul mercato i rendimenti sono aumentati di circa 20 bps con Wall Street che ha capitanato la risalita. L’azionario ha segnato una settimana negativa, caratterizzata dalle problematiche di Google e Adidas.
L’indice tecnologico americano NASDAQ ha riportato una performance negativa del -2.13%. Ben peggiore è stata la performance dell’indice Russel 2000 (-3.36%).
L’azionario ha concluso una settimana positiva con Wall Street che continua a ridurre il gap con le piazze europee. Il mercato obbligazionario ha chiuso la settimana pressoché invariata ma non senza movimenti.
Sul fronte valutario l’€ si è rafforzato gradualmente e ha chiuso la settimana sotto l’1.07 contro il $.
In generale, le nostre linee di gestione, grazie a una buona diversificazione, si sono mantenute stabili e sui massimi di periodo.