Markets

Lunedì

Avvio di settimana positivo per le piazze europee. Nella giornata, la Banca Centrale Europea, ha annunciato il rallentamento nel segmento M3 Money Supply, frutto delle misure di tightening. Il rallentamento sull’aggregato monetario ha riportato i lending sulle Households e sui Non financial Corporates ai livelli del 2015. A Wall Street i dati sui Durable Goods Orders (Ex Transportation) hanno battuto le stime. La chiusura europea ha visto l’Eurostoxx 50 avanzare di +1.66% con la piazza di Milano come migliore (+1.70%).

Martedì

Seduta europea influenzata dalla pubblicazione dei dati CPI. In generale l’inflazione dei diversi paesi europei (Francia e Spagna) è risultata superiore alle attese e, in entrambi i casi, in aumento rispetto al mese precedente. I rendimenti sono aumentati e i futures sui tassi BCE, hanno scontato per la prima volta un tasso del 4%. L’azionario dopo aver accumulato circa 1 punto percentuale di ribasso, si è gradualmente stabilizzato e recuperato parte della perdita. Marginalmente negativi gli indici in chiusura.

Mercoledì

Giornata caratterizzata dalla pubblicazione dei dati PMI. In generale sono risultati per diversi paesi come Italia, Grecia e Spagna migliori delle attese. Per contro i dati sul CPI tedesco, pubblicati nel pomeriggio, sono risultati peggiori delle attese con un CPI YoY fermo all’8.7%. Rendimenti in salita e azionario negativo (NASDAQ -0.88%).

Giovedì

I dati sul CPI, prima italiano poi europeo, hanno mostrato una situazione in cui di fatto l’inflazione è diminuita meno delle attese. Il mercato, che era già posizionato, ha inizialmente virato in negativo, ma nel corso della seduta il sentiment è migliorato. Nel pomeriggio i dati americani sulle richieste di sussidio e sul Labor cost (vedi Monetary Policy), hanno rallentato il recupero messo in atto. In chiusura Eurostoxx 50 +0.59%, S&P 500 +0.76%.

Venerdì

Chiusura di settimana positiva per l’azionario. I dati macro hanno mostrato una situazione, in Europa, meno robusta del previsto. Rendimenti in calo e cambi poco mossi. Wall Street, dopo la chiusura europea, ha accelerato incrementando i guadagni sull’azionario (S&P 500 +1.61%).

Monetary Policy

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana passata è stata caratterizzata da una ricca agenda macroeconomica. La situazione risulta essere sempre più complicata con i dati PMI (EU e US) in miglioramento e un’inflazione che attualmente non sembra diminuire. In Europa, come negli Stati Uniti, prosegue il processo di tightning. Il ritardo con il quale agisce la politica monetaria non mostra ancora, sul fronte inflattivo, grossi benefici.

Il mercato ha chiuso una settimana caratterizzata da molta incertezza. Le prime tre sedute, per differenti motivi sono state negative. Il bilancio della settimana è stato salvato dalla chiusura di giovedì e dalla giornata di venerdì. Il mercato, nonostante i dati macro non siano incoraggianti, sembra aver già prezzato lo scenario peggiore e in tali termini la situazione più matura dell’America ha permesso la chiusura parziale del gap creato dalle borse europee sul mercato azionario.

Nella settimana passata la curva europea è arrivata per la prima volta a prezzare un terminal rate pari al 4%.

In generale, le nostre linee di gestione, grazie a una buona diversificazione, hanno beneficiato del rialzo del mercato azionario. Sul fronte obbligazionario, la settimana si è conclusa con un bilancio negativo, ma grazie ad una duration breve e a un’allocazione dinamica, le linee non ne hanno risentito.