Markets

Lunedì

Avvio di settimana positivo per l’azionario europeo. Sul fronte macro bene le rilevazioni IFO tedesche. Mentre, dal bollettino della BCE, è risultato che l’aggregato M3 sui depositi overnight è ulteriormente diminuito. Sul fronte obbligazionario la retorica aggressiva di alcuni membri della BCE hanno spinto i rendimenti al rialzo. Piatta Wall Street.

Martedì

Apertura positiva per le piazze europee. Oggi non sono previsti dati macroeconomici rilevanti. Durante la mattinata, i listini europei hanno perso momentum lasciando spazio al rosso. Wall Street non ha fornito spunti per un recupero ed ha chiuso la seduta marginalmente negativa (S&P 500 -0.16%).

Mercoledì

Avvio positivo per l’Europa trainata dai Tech e dal Real Estate. In America le aspettative sull’inflazione sono diminuite e questo ha permesso un recupero dell’azionario con i rendimenti in calo. Wall Street ha chiuso positiva con l’S&P 500 +1.42% e il NASDAQ a +1.87%.

Giovedì

Giornata influenzata dalla pubblicazione dei dati macro. Nella giornata sono stati pubblicati i dati relativi al CPI tedesco, risultato in aumento rispetto alle attese. In America le richieste di sussidio sono rimaste stabili mentre il Chicago National Activity Index (indice sullo stato dell’economia) è risultato inferiore alle attese. Marginalmente positivo l’azionario trainato dal Tech.

Venerdì

Proseguono le pubblicazioni dei dati sul CPI. In Europa l’inflazione è risultata in diminuzione in Italia, mentre in Francia, il dato ha sorpreso in negativo. In generale, il dato aggregato ha mostrato una situazione in cui la componente core risulta essere persistente. In America, il PCE deflator (indicatore inflazionistico utilizzato dalla FED), è risultato in diminuzione rispetto alle attese. Rendimenti in calo e azionario positivo.

Monetary Policy

La settimana passata è stata caratterizzata dal rimbalzo dei listini azionari europei. Il settore bancario, superato lo shock generato da Credit Suisse e la pressione su Deutsche Bank, ha messo a segno la migliore settimana da inizio anno. A capeggiare la classifica, troviamo il FTSE MIB con una performance del +4.72%. Il listino di Milano è stato trainato dal settore dei financial. A seguire, Francoforte e Parigi hanno sovraperformanto l’Eurostoxx 50. Sul fronte macro l’inflazione, seppur in diminuzione, è risultata resiliente sulla componente core (Servizi).

In America, i dati macro hanno mostrato una diminuzione del PCE Core Deflator e un aumento delle Wholesale Inventories. Per contro il GDP annualizzato su base trimestrale è diminuito al 2.6%. Sui mercati, i listini americani hanno chiuso una settimana positiva con il Russel 2000 in recupero rispetto all’S&P 500.

Sul fronte valutario l’€, anche a fronte del movimento dei tassi governativi, si è rafforzato e si è riportato sopra la soglia di 1.09 contro il $.

In generale, le nostre linee di investimento, hanno beneficiato del movimento azionario. Sul fronte obbligazionario, la situazione rimane complessa, soprattutto a fronte dell’incertezza sulle decisioni di politica monetaria.