Markets
Lunedì
Avvio di settimana debole per l’Europa. Probabilmente complice la chiusura di Wall Street per Juneteenth day. Anche sul fronte macro, nulla da riportare. Durante la seduta gli indici europei hanno ceduto oltre mezzo punto percentuale.
Martedì
Prosegue il ritracciamento degli indici azionari. Quest’oggi negativi anche gli indici statunitensi anche se continua l’outperformance da parte dei titoli tecnologici. S&P 500 -0.30% NASDAQ +0.08%.
Mercoledì
Apertura movimentata in Europa. A scuotere il mercato è stato il dato sull’inflazione inglese, rilevato in aumento all’8.7% con la componente CORE al 7.1%. Immediata la correzione dei rendimenti, in rialzo su tutta la curva e driver delle altre curve europee. Negativo l’azionario: Eurostoxx 50 -0.47%, S&P 500 -1.03%.
Giovedì
Giornata all’insegna delle Banche Centrali. Nella sola giornata odierna si sono riunite la Swiss National Bank, la Norges Bank, la Banca Centrale Turca e la Bank of England. Nel complesso, si può riportare che tutte le banche centrali hanno optato per un rialzo dei tassi, in alcuni casi superiori alle attese del mercato. In generale prosegue il periodo restrittivo a colpi di 25 e 50 basis points. In Turchia, dopo la rielezione del Presidente Erdogan, si è assistito al cambio di direzione della banca centrale turca, con il cambio del vertice e con il primo rialzo dei tassi di 650 bps. Inoltre, nel pomeriggio era attesa la testimonianza di Powell al congresso dalla quale è emerso che il presidente della FED si attende altri due rialzi da qui alla fine dell’anno. Rendimenti in rialzo mentre stabile l’azionario.
Venerdì
Giornata ricca sul fronte macro. In uscita i dati PMI di zona euro e US. Nel complesso, i dati europei sono risultati in peggioramento in tutte le tre rilevazioni: Manufacturing, Services e Composite. Analoga la situazione in America con l’eccezione del settore Services che è risultato stabile. Chiusura di settimana negativa per l’azionario.
Monetary Policy
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata da una fitta agenda macroeconomica e da diversi appuntamenti di politica monetaria. Nel complesso prosegue il processo di tightening da parte di tutte le principali banche centrali. In Inghilterra, il dato sull’inflazione, ha sorpreso al rialzo spingendo la Bank of England a rialzare i tassi di 50 basis points.
Sul fronte macro, i dati PMI hanno mostrato un rallentamento in tutti i settori coinvolti, sia per zona euro che per Stati Uniti. In America, le richieste iniziali di sussidio sono aumentate per la quinta settimana consecutiva.
Sul mercato si è conclusa una settimana negativa per l’azionario. In Europa, le perdite hanno in alcuni casi (Parigi e Francoforte), superato i 3 punti percentuali. In America il NASDAQ e l’S&P 500 hanno perso circa l’1.20% mentre più pesante la performance del Russell 2000 (indice di aziende a piccola e media capitalizzazione) a -2.87%.
Sul fronte obbligazionario il rendimento del titolo a 10 anni tedesco è sceso di 12bps capitanando la discesa dei rendimenti nell’eurozona.
In generale, le nostre linee di investimento hanno subito il movimento del mercato azionario anche se, grazie ad un’accurata diversificazione, hanno ridotto le perdite.