Markets
Lunedì
Avvio di semestre positivo per l’Europa, agevolato dalla chiusura asiatica, la quale ha ritrovato vigore a fronte del report sull’economia rilasciato in nottata. Da quanto emerge, l’attività risulta in crescita marginale superando, anche se non di molto, le attese. La seduta europea ha visto buoni progressi da parte della piazza di Milano supportata dai bancari. Poco mossa Wall Street chiusa mezza giornata in vista del 4 luglio.
Martedì
Seduta europea sulla parità mentre Wall Street chiusa per la festa d’Indipendenza.
Mercoledì
Apertura in rosso per l’Europa appesantita dagli indici PMI sul settore servizi e composito, usciti peggiori delle attese. Il rallentamento si è registrato mediamente in tutti i principali paesi europei con il dato aggregato in discesa. Wall Street, al rientro dalle feste, è partita in passivo trovando solo parzialmente un rimbalzo. Sul fronte macro, i dati statunitensi (vdi. Focus Macro), non hanno fornito spunti necessari per un rimbalzo e in America si attendono le Minutes della Federal Reserve.
Giovedì
Apertura in rosso per l’Europa segnata dal sentiment opaco di Wall Street. Ciò che è emerso dai verbali del Federal Open Market Committee è che già nella scorsa riunione alcuni membri avrebbero voluto rialzare i tassi e che probabilmente ne seguiranno di futuri. Il mercato ha metabolizzato la posizione della FED con i tassi in aumento e l’azionario in rosso. Nel pomeriggio, i dati macro statunitensi, hanno mostrato una situazione di miglioramento sul fronte mercato del lavoro con i dati ADP usciti il doppio delle attese. I rendimenti sono saliti di oltre 10 bps sulla curva americana e di oltre 15 bps su quella europea. Il forte rialzo dei tassi ha impattato l’andamento del mercato azionario con i ciclici a guidare la ritirata. Il bilancio è risultato molto più pesante nel vecchio continente che nel nuovo: l’Eurostoxx 50 che ha ceduto circa il 3%, S&P 500 -0.79%.
Venerdì
Giornata di recupero per l’Europa. Nel pomeriggio il report sul lavoro statunitense ha modificato l’andamento dei corsi azionari mostrando una situazione completamente opposta rispetto ai dati pubblicati ieri. Il numero dei nuovi occupati nel settore non agricolo è risultato in calo di oltre 20.000 unità rispetto alle attese. La reazione del mercato è stata una parziale disinversione delle curve con i rendimenti a 10 anni a salire molto più del 2 anni. Stabile l’azionario.
Focus Macro
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata dalla festa d’indipendenza in America, dalle Minute della Federal Open Market Committee e dai dai sul mercato del lavoro statunitense.
Nel complesso, fino a giovedì, abbiamo assistito ad una settimana tranquilla con un’agenda macroeconomica scarsa. In Europa, gli unici dati rilevanti sono stati i dati PMI sul settore dei servizi e sulla rilevazione composita, i quali hanno mostrato una situazione abbastanza diffusa di rallentamento, confermata anche dai prezzi alla produzione.
In America, al contrario, le sorprese non sono mancate. Secondo quanto riportato dai verbali, alcuni membri del comitato avrebbero voluto rialzare i tassi anche nella scorsa seduta e ormai la maggioranza dei candidati propende per rialzarli nella prossima. Come già anticipato anche dallo stesso Powell, si potrebbe assistere ad ulteriori due rialzi da 25 bps prima della fine dell’anno.
Inoltre, nel finale di settimana, abbiamo assistito alla pubblicazione di due importati indicatori sul mercato del lavoro. L’ADP Employment Change è risultato in aumento rispetto alle attese di circa il doppio. Al contempo il numero di nuovi occupati nei settori non agricoli sono risultati essere in diminuzione di 20.000 unità oltre le attese.
Questo susseguirsi di dati contrastanti, ha fatto correre i rendimenti sulla parte lunga della curva mentre l’azionario statunitense ha contenuto le perdite. In Europa, il bilancio è risultato molto più pesante con gli indici ad accumulare ribassi in tutti i settori.
Chiusura di settimana particolarmente negativa per l’Eurostoxx 50 -3.69% e per Parigi che ha chiuso la settimana a -3.89%.
In generale, le nostre linee di investimento, hanno contenuto le perdite sull’azionario mantenendosi prossime ai massimi da inizio anno. Stabili le linee a composizione obbligazionaria.