Markets
Lunedì
Comincia una settimana nella quale la borsa della Cina continentale rimarrà chiusa per la Golden Week, ovvero il periodo di festività che segue la festa per l’anniversario della fondazione della Repubblica Popolare. I listini europei terminano la seduta in territorio negativo, con ribassi generalizzati attorno al punto percentuale. Piazza Affari è la peggiore di giornata (-1,40%). A pesare sulle performance dell’azionario è sicuramente la lettura del PMI manifatturiero in eurozona che, seppur in linea con le stime preliminari, è risultato ancora in fase di forte contrazione. Oltreoceano invece, il dato Ism manifatturiero si è assestato oltre alle aspettative del mercato, ma comunque sotto la soglia dei 50 punti. Contrastata Wall Street, con il Nasdaq che guadagna lo 0,60%, mentre invariato l’S&P500. Sul fronte valutario, si apprezza il biglietto verde, con l’eurodollaro a quota 1,047.
Martedì
Dopo la chiusura per festività di lunedì, chiude in netto calo l’Hang Seng (-3%) su cui pesa le performance del comparto immobiliare. Seduta molto negativa anche per le borse del Vecchio Continente, con l’indice Euro Stoxx 50 in arretramento di oltre l’1%. Nel pomeriggio, i dati sulle nuove opportunità di lavoro negli Stati Uniti, forniti dall’indice Jolts, hanno evidenziato come il numero di posti lavorativi disponibili nel mese di agosto sia stato di 9,61 milioni, ben oltre il consenso di 8,8 milioni stimato dagli analisti. In chiusura, i listini di Wall Street accelerano al ribasso (Nasdaq -1,80%, S&P500 -1,37%), sull’onda del sell-off sui titoli di stato che ha spinto il rendimento del decennale americano al 4,80%, ai massimi dal 2007.
Mercoledì
All’apertura delle contrattazioni, il principale driver del mercato è sicuramente il forte rally dei rendimenti obbligazionari. Il Btp decennale, per la prima volta dal 2011, è arrivato a rendere oltre il 5%, mentre il Bund di pari durata oltre il 3%. Nel pomeriggio, il rialzo dei rendimenti dei Treasury viene contenuto dalla lettura dei dati sul mercato del lavoro americano (ADP Employment Change), che ha evidenziato un rallentamento, ben al di sopra delle aspettative, della creazione di posti lavorativi nel settore privato a settembre. Wall Street, grazie al rintracciamento dei rendimenti e al calo dei prezzi petroliferi (WTI -5%), strappa una seduta positiva, con il Nasdaq che chiude a +1,45% e l’S&P500 a +0,80%.
Giovedì
Giornata priva di importanti dati macroeconomici. Eccezion fatta per la lettura delle richieste iniziali di sussidio negli Stati Uniti, risultate in aumento di 2mila unità rispetto alla precedente rilevazione. I listini europei chiudono poco mossi, con l’Euro Stoxx 50 in sostanziale parità, mentre Wall Street contiene le perdite (Nasdaq -0,30%, S&P500 -0,10%). Sul fronte delle materie prime, continua il calo dei prezzi del petrolio (WTI -2,30%, Brent -2%).
Venerdì
Fine settimana particolarmente positivo per il dragone rosso (Hang Seng +1,60%), favorito dalla ripresa dei consumi durante la Golden Week. Dopo un avvio di seduta in rosso, dettato dal dato sui nuovi posti di lavoro non agricoli di settembre, che si sono attestati a 336mila unità contro un’aspettativa di 170mila unità, le borse americane riescono a chiudere in verde (Nasdaq +1,70%, S&P500 +1,20%), favorite dal rintracciamento dei rendimenti obbligazionari. Bene anche i listini europei, con guadagni attorno all’1%.
Monetary Policy
EUROPA
I dati PMI manifatturieri sono risultati migliori di quanto stimato dagli analisti sia per l’Italia che per la Francia, assestandosi comunque al di sotto dei 50 punti, soglia che separa la contrazione dall’espansione. In linea con le attese il dato dell’eurozona, mentre in espansione il Pmi servizi tedesco (50,3).
AMERICA
In America, sia l’ISM che il PMI manifatturiero si sono rilevati oltre il consenso degli economisti e in miglioramento rispetto all’ultima rilevazione.
Contrastanti sono invece stati i dati sul mercato del lavoro. Le nuove opportunità lavorative di settembre, colte dall’indicatore Jolts, sono state 9,61 milioni, in aumento di 700mila unità. L’ADP Employment Change, diversamente, è risultato al di sotto delle attese e in diminuzione di 90mila unità rispetto alla rilevazione di agosto.
Infine, i Nonfarm Payrolls si sono attesati a 336mila unità, contro una stima di 170mila unità.
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana appena conclusa è stata caratterizzata dall’uscita di importanti dati macro legati al mercato del lavoro americano e dai PMI in Europa.
I mercati azionari europei hanno registrato una settimana negativa, con l’indice paneuropeo Euro Stoxx 50 che ha ceduto lo 0,70%. Positiva invece Wall Street, con il Nasdaq che ha guadagnato l’1,75% e l’S&P500 lo 0,50%. Sul fronte obbligazionario, continua la pressione sui rendimenti. Il decennale italiano è salito di 13 basis, oltre il 4,90%, mentre il treasury americano di 23 basis, a quota 4,80%. In allargamento di 9 basis lo SPREAD BTP-BUND.
Sul fronte delle materie prime, in flessione dell’8%, i prezzi dei petroliferi.
Infine, il cambio eurodollaro ha chiuso a 1,052.
Stabili le linee di investimento di SCM.