Markets

Lunedì

In scia alla chiusura rialzista di Wall Street, i listini asiatici hanno aperto la settimana in territorio positivo, spinti anche dalla decisione del governo sudcoreano di vietare le vendite allo scoperto fino a giungo 2024. Il Dragone Rosso spicca (Hang Seng +1.70%) grazie ai titoli tecnologici, i quali hanno trovato massimo sostegno dal rintracciamento dei rendimenti dei treasuries. In una giornata sostanzialmente priva di dati macroeconomici rilevanti, chiudono in leggera flessione i listini del Vecchio Continente (Eurostoxx 50 -0.40%), mentre poco mossa Wall Street.

Martedì

Al pari della prima, anche la seconda seduta borsistica della settimana non prevede particolari dati macro. Il driver di giornata è sicuramente il forte calo dei prezzi del petrolio, con il WTI in arretramento di oltre quattro punti a quota 77$ al barile, sui minimi da tre mesi. Il rintracciamento ha sicuramente dato spazio all’azionario, consentendo il settimo rialzo consecutivo di Wall Street (Nasdaq + 0.90%; S&P500 +0.30%). Contrastate invece le borse europee.

Mercoledì

Nel corso della mattinata, la lettura di ottobre dell’indice dei prezzi al consumo tedesco si è assestata al 3.8%, dato perfettamente in linea con il consenso degli analisti e invariato rispetto a settembre. Il calo dei rendimenti obbligazionari europei, con il tasso sul Bund decennale al 2.61%, ha favorito la corsa dell’azionario (Eurostoxx 50 +0.60%). Oltreoceano, aspettando le dichiarazioni di Powell, poco mossa Wall Street.

Giovedì

L’atteso discorso di Jerome Powell, nel tardo pomeriggio, non ha fornito molti spunti. Il presidente della Federal Reserve ha sottolineato i progressi fatti nel contenimento e nella riduzione dell’inflazione, ribadendo, al tempo stesso, come la strada da percorrere sia ancora lunga e come i prossimi dati macro saranno cruciali nella determinazione della direzione della politica monetaria. La risposta dei mercati allo statement è stata negativa: sia Nasdaq che S&P500 hanno terminato le contrattazioni in rosso di quasi un punto, appesantiti dal rialzo dei rendimenti dei titoli di stato.

Venerdì

All’indomani del discorso di Powell, i listini cinesi terminano la settimana in rosso (Hang Seng -1.80%), appesantiti dalla situazione economica del paese dopo che l’indice dei prezzi al consumo su base annuale è sceso più del previsto. Oltreoceano, rimbalza Wall Street grazie ad una seduta tonica con tutti i settori sopra la parità (S&P500 +1.53%; Nasdaq +2.25%). Deludenti invece le borse europei con perdite generalizzate di oltre mezzo punto percentuale.

Monetary Policy

EUROPA

In Europa, i PMI servizi tedeschi sono risultati in miglioramento oltre le attese, mentre quelli francesi e italiani in contrazione rispetto alle precedenti rilevazioni.

Perfettamente in linea con le attese il PMI servizi dell’eurozona.

Per quanto riguarda l’inflazione, l’indice dei prezzi al consumo tedesco è rimasto invariato rispetto ad agosto al 3.8%.

AMERICA

Il mercato del lavoro americano ha visto diminuire il numero di richieste iniziali di sussidio, scese a 217mila. In aumento invece i continuing claims.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana appena terminata non è stata ricca di dati macroeconomici. Tuttavia, diversi esponenti delle principali banche centrali hanno effettuato alcune dichiarazioni. In particolare, Powell, dopo aver illustrato i progressi fatti in merito all’inflazione, ha sostanzialmente ribadito come le decisioni sul futuro andamento della politica monetaria, e quindi dei tassi di interesse, rimane ancorata all’evoluzione dei dati.

Sul fronte mercati, è stata una settimana positiva per Wall Street: l’S&P500 ha guadagnato l’1.30%, mentre l’indice tech Nasdaq il 2.85%. Minori i guadagni dei listini del Vecchio Continente, con l’indice paneuropeo Eurostoxx 50 in verde di mezzo punto.

Sul lato obbligazionario, in leggero aumento i rendimenti dei titoli di stato, con il decennale statunitense in risalita di 8 bps.

Sul fronte valutario, l’eurodollaro chiude a 1.0686.

In generale le nostre linee di gestione hanno potuto beneficiare della positiva settimana sui mercati. In virtù di un’esposizione maggiore sui listini statunitensi, le linee azionarie continuano a recuperare dal sell off di ottobre. Rimangono sui massimi di inizio anno le linee obbligazionarie.