Markets

Lunedì

Comincia una settimana importante sui mercati. Nella giornata di mercoledì ci sarà la lettura dell’indice dei prezzi al consumo statunitense, fondamentale per comprendere l’evoluzione della politica monetaria della Fed. La prima seduta delle borse europee è alquanto fiacca con l’indice Eurostoxx 50 in marginale territorio negativo. In controtendenza Piazza Affari (+0.45%) sospinta dal settore auto. Oltreoceano, piatta Wall Street in attesa dei dati sull’inflazione.

Martedì

Giornata densa di importanti dati macro. Nella mattinata, l’indice dei prezzi al consumo tedesco del mese di aprile è uscito in linea con il consenso degli analisti, assestandosi, su base annuale, al 2.2%. In lieve miglioramento e migliore delle previsioni invece l’indice ZEW sulla current situation al-72.3 (exp. -75.9). Il dato più rilevante è però l’indice dei prezzi alla produzione statunitense del mese di aprile: sia l’headline che la componente core hanno sorpreso leggermente al rialzo, il primo assestandosi, su base mensile, allo 0.5% contro un’attesa di 0.3%. La risposta di Wall Street al dato è stata inizialmente negativa; tuttavia, nel finale gli indici hanno recuperato mostrando buoni progressi (Nasdaq +0.68&; S&P500 +0.48%).

Mercoledì

Giornata nella quale l’attenzione dei mercati è interamente rivolta al CPI statunitense. Il report sull’inflazione del mese di aprile è stato leggermente migliore del previsto: su base mensile, l’headline si è assestata allo 0.31%, contro una previsione di 0.4%, mentre in linea, al 3.4%, il dato annualizzato, comunque in flessione dal precedente 3.5%; per quanto riguarda la componente core, il dato è risultato allo 0.29%, pari al consenso stimato. Oltre ai dati sull’inflazione, le vendite al dettaglio hanno sorpreso notevolmente in negativo, con una variazione nulla su base mensile, contro una previsione di 0.4%. Sulla debolezza dei dati, Wall Street ha virato al rialzo (S&P500 +1.17%; Nasdaq +1.50%; Russell 1.15%). Sul fronte tassi, dirompente la discesa dei rendimenti sui treasury, con cali di 9-10 bps lungo tutto la curva.

Giovedì

All’indomani del CPI, ritracciano i listini del Vecchio Continente con perdite generalizzate attorno al mezzo punto percentuale. Oltreoceano, le richieste iniziali di sussidio sono risultate sostanzialmente in linea, mentre inferiori alle previsioni sia le Housing Starts che i Building Permits.

Venerdì

Fine settimana senza particolari spunti macro, eccezion fatta per il cpi finale di aprile dell’eurozona, il quale ha confermato la lettura flash al 2.4%. I listini europei di fatto consolidano i livelli muovendosi in direzione laterale per poi terminare leggermente sotto la parità, in un contesto nel quale i tassi governativi sono risalti di una manciata di basis. Chiusura flat anche per Wall Street.

Monetary Policy

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

Nella settimana appena trascorsa, l’attenzione dei mercati e degli investitori si è focalizzato sulla lettura dei dati riguardanti l’inflazione americana. L’indice dei prezzi al consumo è uscito grossomodo in linea con le attese degli analisti, con la lettura dell’headline su base mensile leggermente migliore del consenso. Nel complesso il report è stato positivo e ha mostrato per la prima volta negli ultimi tre mesi una traiettoria di tendenziale diminuzione dell’inflazione. Tuttavia, la crescita dei prezzi permane solida e ancora su valori troppo elevati per consentire alla Fed di valutare un taglio prima di settembre.

I buoni dati sull’inflazione hanno fornito linfa ai mercati, con i listini di Wall Street in progresso di circa due punti percentuali. Poco mossi invece i listini europei.

Sul fronte obbligazionario, i tassi governativi sono scesi, con il rendimento sul treasury a dieci anni in calo di 8 bps al 4.42%. In diminuzione di 4 bps anche il tasso sul decennale italiano, al 3.81%, con un restringimento dello spread BTP-BUND, ora in area 129.

Infine, si deprezza il biglietto verde sulla moneta unica, con il cambio eurodollaro a 1.087.

Le nostre linee di gestione hanno tratto buoni benefici dalla positiva settimana sui mercati. In particolare, le linee a componente azionaria, in virtù di un’esposizione ai mercati statunitensi, hanno mostrato buoni progressi.