Markets

Lunedì, inizio di settimana positivo per i listini europei. Ieri nonostante la giornata sia stata scarsa di dati macro, l’Europa è stata sorretta dai Financials e dagli Industrials. Spinta positiva soprattutto per i paesi periferici, Madrid chiude a +1.46% e Milano a +0.63%. Piatta Wall Street.

Martedì, giornata di consapevolezza, i tassi hanno continuato il movimento iniziato la settimana scorsa accelerando la risalita. Il treasury a dieci anni ha rotto il muro di 1.500 mentre il BUND è in risalito verso -0,20%. La presa di coscienza dell’azionario si è manifestata in una risk aversion generalizzata. I future EU e US hanno fin da subito accumulato passivo (Eurostoxx 50 -1,50%), con il NASDAQ a guidare il movimento. L’ipotesi di rimbalzo è stata messa da parte per far posto ad una debacle generalizzata.

Mercoledì, giornata di rimbalzo per i listini europei che colmano il gap della giornata prima, Milano +0,70%. Durante la giornata i listini hanno scambiato sui valori di inizio giornata. Sul fronte tassi il BUND a dieci anni ha progressivamente perso terreno con il tasso che ha superato nel pomeriggio il livello di -0.20%. America che non trova il rimbalzo e perde lentamente terreno portando a casa un’altra seduta negativa. In serata negli USA, il Senato ha approvato una misura che prolunga il finanziamento dell’amministrazione fino al 3 dicembre, tranquillizzando parzialmente gli investitori sulla questione del Debt Ceiling.

Giovedì, chiusura del trimestre negativa per tutti i principali indici che dopo un avvio positivo, il sentiment ha dirottato gli indici verso il basso accumulando perdite e lasciando spazio alla corsa dei tassi. S&P 500 -1.19% e NASDAQ -0.43% (nel mese -5.73%).

Venerdì, l’avvio del trimestre, nonostante gli storni dei giorni prima, non è stato positivo come si sperava. Continua a rimanere centrale la questione legata al budget statunitense e del debt ceiling. In Europa i dati macroeconomici hanno confermato una situazione matura al tapering aumentando la pressione sui tassi. In America gli indici non hanno tenuto bruciando gli iniziali guadagni. La settimana si è conclusa con un ulteriore giornata in rosso.

APPROFONDIMENTO DEBT CEILING

Corsa contro il tempo per i parlamentari americani incaricati di approvare il bilancio entro la mezzanotte se vogliono evitare l’improvviso blocco delle finanze del governo federale. La Camera ha approvato mercoledì un disegno di legge che sospenderà il tetto del debito degli Stati Uniti con una maggioranza di 219 contro 212. Al Senato, i repubblicani hanno rifiutato la legislazione ma hanno accolto un piano di stanziamenti a breve termine, il quale, finanzierà il governo fino all’inizio di dicembre. I democratici avrebbero la necessità di alzare il limite da soli, con una maggioranza semplice attraverso la riconciliazione del bilancio. La riconciliazione consentirebbe ai democratici di approvare determinati progetti di legge senza l’avvallo dei repubblicani. Il default è assolutamente escluso, ma le crescenti pressioni sulla mancata firma innervosiscono i mercati i quali non trovano appiglio sulla portata del budget.

Single stocks

AMPLIFON, sente anche i canguri. Ha annunciato il closing dell’acquisizione di Bay Audio, operatore indipendente nel mercato retail dell’hearing care australiano. Il controvalore dell’operazione è stato circa 340 milioni di euro. Amplifon stima che Bay Audio contribuirà ai ricavi consolidati del gruppo nel 2023 per circa 100 milioni di euro.

MICRON TECHNOLOGY, prodotti micro con fatturati macro. Ha annunciato i risultati del quarto trimestre battendo le aspettative degli analisti. Fatturato di $8,27 miliardi contro $8,23 miliardi e utile per azione $2,42 contro $2,34, ma non è riuscita ad impressionare Wall Street con le sue prospettive finanziarie del primo trimestre fiscale ben al di sotto di quanto previsto dagli analisti.

Monetary Policy

Sul fronte macro la settimana è iniziata con i Durable Good Orders in netto rialzo rispetto alle aspettative (0,7%) e rispetto al mese precedente. A conferma del miglioramento dell’economia, vi sono stati anche le Wholesale Inventories di Agosto che hanno registrato un raddoppio rispetto al mese di Luglio. Nonostante gli ottimi dati sul fronte economico, l’indice sulla fiducia dei consumatori è risultato in diminuzione rispetto alle aspettative di oltre 5.7 punti.

Inflazione europea in leggero rialzo soprattutto per i paesi periferici come Germania. Il sentiment, confermato dai dati PMI, delinea una crescita ben avviata in tutta l’eurozona.

Come ogni giovedì hanno tenuto banco i dati relativi al mercato del lavoro statunitense, i quali hanno registrato un aumento delle richieste di sussidio, iniziali e di mantenimento. Se non altro i dati sulle Peronal Spending e sui PMI sono risultati al di sopra delle aspettative.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana passata è stata caratterizzata dalla presa di coscienza sul fronte dei tassi. Il movimento al rialzo della parte corta della curva dei tassi (BUND 2Y +5bps), ha influenzato negativamente il mercato azionario. Inoltre, sul desk sono rimaste centrali le questioni legate al budgeting statunitense e al colosso immobiliare cinese. Sempre più rilevante la questione energetica europea e il relativo rally energetico. Il rialzo delle materie prime continua a peggiorare la situazione sul fronte inflazionistico europeo, il quale si crea pressioni sui tassi, di cambio e di interesse.

Sul fronte valutario, il $ ha registrato un rafforzamento contro l’Euro e nella giornata di mercoledì il cambio EURUSD è passato dall’1.168 all’1.160. Il movimento del cambio ha rotto diversi livelli e nella giornata di venerdì il cambio ha accarezzato l’1.1560.

In Europa la settimana si è conclusa con perdite rilevanti su tutte le piazze europee. La chiusura del trimestre ha portato prese di profitto e risk off sul mercato. L’Eurostoxx ha concluso la settimana con una perdita di circa 3 punti percentuali, mentre i tassi a dici anni, core e periferici, si sono riportati sui livelli di inizio settimana.

In America, i contrastati dati macroeconomici non hanno giovato ai mercati che hanno risentito della chiusura del trimestre. Il $ ha indirizzato le sedute e il rialzo dei tassi ha inciso particolarmente sul settore dei Tech (NASDAQ -3.51%).

Il taglio effettuato a fine luglio sulle nostre linee di gestione ci ha permesso di passare la settimana con perdite inferiori al benchmark di mercato. La minore volatilità dei portafogli ha permesso una flessione nell’ordine decimale non andando a inficiare l’ottima performance generata da inizio anno.

Inoltre, riportiamo l’ottimo posizionamento delle linee obbligazionarie e del fondo SCM Stable Return i quali hanno giovato del rafforzamento del dollaro.

LINEA PIR SCM

La nostra linea PIR continua ad avere un andamento fortemente positivo, di molto superiore al principale indice di mercato MIB e agli indici di riferimento Small Cap. Il recente IPO Reti è stato il top performer, su del 67% nel mese e del 251% sul suo prezzo di IPO a settembre dello scorso anno. La nostra top holding EdiliziAcrobatica è salita del 51% e si mantiene sui massimi. PIteco e Doxee, in crescita rispettivamente del 27% e del 22%, completano l’elenco degli aumenti di prezzo di oltre il 20%. Contenuto è l’elenco dei rendimenti negativi, con Longino & Cardenal, in calo del -9% nel mese ma +46% da inizio anno, e la recente IPO Giglio.com, in calo del -4% e del -7% dal suo prezzo IPO di luglio. Rimangono comunque positive le nostre prospettive per il resto dell’anno e oltre.