Markets
Lunedì
Avvio di seduta con segno positivo per l’Europa. I dati IFO tedeschi hanno sorpreso in positivo. Nella mattinata, il presidente Lagarde ha definito il processo di normalizzazione della politica monetaria. Ha confermato il termine dell’APP nel terzo trimestre e ha aggiunto che questa manovra permetterà il primo rialzo tassi a luglio con l’uscita dai tassi negativi entro la fine del terzo trimestre 2022. L’€, a fronte delle dichiarazioni, si è riportato sopra l’1.06 contro il dollaro. La borsa dei Milano è stata impattata dallo stacco dei dividendi. Nonostante però il calo tecnico, ha riportato una performance +0.17%. Bene anche Wall Street che dopo i minimi di venerdì pomeriggio è avanzata di oltre 1 punto percentuale.
Martedì
Giornata segnata da un sentiment positivo fino alla pubblicazione, in mattinata, dei dati PMI europei. Ciò che emerge è un generalizzato rallentamento dell’economia. Nel frattempo, in America la pubblicazione della deludente trimestrale di Snapchat e la relativa revisione di guidance, ha causato un risk off dal mercato. Il titolo nel pre-market perdeva oltre 35 punti e ha chiuso la seduta con un calo di -40%. In ritirata anche il NASDAQ e l’S&P.
Mercoledì
In Asia, il Premier Li Keqiang, durate la conferenza con i rappresentanti dei governi locali, ha ribadito la linea improntata sulla stabilizzazione della crescita economica. I driver indicati dai funzionari del governo sono la crescita economica e la riduzione della disoccupazione. Il tono della seduta europea, seppur con qualche riserva, è stato positivo. Wall Street nonostante il nervosismo per la pubblicazione in serata delle minutes dell’FOMC, ha dato segnali di stabilizzazione chiudendo la seduta in recupero di un punto.
Giovedì
Giornata di rimbalzo. In America i principali eventi della giornata, hanno favorito il rilancio dell’azionario. Le minutes della FED non hanno fornito ulteriori elementi di nervosismo. A ciò si sono aggiunte le trimestrali dei retailer americani (Macy e Dollar Tree), le quali hanno migliorato le previsioni rispetto al tonfo della settimana scorsa. S&P 500 +2.00% NASDAQ +2.80%.
Venerdì
Apertura cauta per l’Europa che, dopo l’avanzata di ieri, rimane più conservativa. All’apertura di Wall Street, i tech e i consumer discretionary, hanno capitanato il movimento rialzista, allontanando l’S&P 500 dai livelli “Bear”. Bene in chiusura l’Eurostoxx 50 che guadagna +1.83% mentre corrono in serata l’S&P 500 e NASDAQ (rispettivamente +2.50% e +3.30%).
Monetary Policy
EUROPA: IN RALLENTAMENTO
La settimana europea è stata caratterizzata dalla pubblicazione dei dati PMI. La situazione che si evince è un rallentamento in tutti e tre i settori (manifatturiero, terziario e composito). L’elevata inflazione, i colli di bottiglia sulle catene di approvvigionamento e le curve dei tassi in rialzo, sono solamente alcune delle tematiche alla base del rallentamento economico. Rallentamento registrato superiore nella parte meridionale dell’Europa.
Ciò nonostante, il GDP tedesco si è mantenuto stazionario al 4.0% su base trimestrale mentre è arretrata la fiducia dei consumatori francesi.
AMERICA: SEGNALI DISCORDANTI
L’agenda macroeconomica americana è stata caratterizzata dalla pubblicazione dei dati PMI, i quali come in Europa, hanno mancato le aspettative riportando una situazione di rallentamento. La pubblicazione dell’indice Richmond sul settore manifatturiero ha portato alla luce un netto peggioramento rispetto al mese di marzo.
Proseguendo la settimana, i Durable Goods Orders hanno mancato le attese e si è inoltre ristretta la base di partenza a fronte del dato precedente rivisto. Per contro, la Personal Consumption è aumentata di circa mezzo punto percentuale rispetto alla precedente rilevazione.
Bene le Wholeseles inventories e il PCE Deflator che sono risultati in linea con le attese.
Solido il mercato del lavoro che continua a mantenersi sui minimi da inizio anno.
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata dall’ufficialità del processo di normalizzazione delle politiche monetarie europee e dal rimbalzo dell’azionario statunitense a fronte di un più chiaro panorama monetario e di alcune rassicurazioni sul settore Consumer Discretionary.
Il rimbalzo registrato giovedì e proseguito venerdì è senza dubbio frutto delle minutes dell’FOMC ma è stato anche supportato dai livelli tecnici. Inoltre, le trimestrali di Macy e Dollar Tree (due colossi del retailer), hanno migliorato lo scenario dopo l’earnings allert di Target della settimana scorsa
Ad ogni modo, ciò che abbiamo assistito sui mercati, è un ribalzo da parte dell’azionario con i Consumer e i Tech a capitanare la risalita. Sul fronte obbligazionario, i rendimenti sono rimasti stabili. Al contrario l’€ si è rafforzato (1.07 vs $), complice l’accelerazione sulle politiche monetarie europee.
In generale, le nostre linee di gestione hanno beneficiato del movimento al rialzo del mercato azionario statunitense. Sul fronte obbligazionario, il comparto continua ad essere sotto pressione da inizio anno mentre il $ ha perso a fronte dell’accelerazione della BCE.