Markets

Auguri di buon anno a tutti!

Alla fine, il tanto atteso rally di fine anno non si è manifestato. Al contrario l’ultima settimana dell’anno ha visto gli indici azionari rasentare i minimi del mese. Il bilancio al 31/12 chiude quello che è stato un anno senza dubbio complicato, sia per l’asset class azionaria che per l’obbligazionaria.

Le tematiche del 2023 non si discostano molto da quelle dell’anno passato: guerra in Ucraina, crisi energetica, inflazione e Covid sono tutt’ora temi centrali.

Ad ogni modo, in Europa la prima seduta dell’anno si è svolta con tono positivo. Ancora chiusa per festività Wall Street.

Martedì

Avvio di seduta caratterizzata dalla pubblicazione del dato CPI tedesco. E’ risultato inferiore alle attese (vdi. Monetary Policy) comportando un immediato beneficio sull’obbligazionario. I benefici sull’azionario si sono affievoliti con l’apertura di Wall Street. In chiusura Eurostoxx positivo (+0.65%).

Mercoledì

L’agenda macro ha fornito quest’oggi diversi spunti per il mercato. In Europa l’inflazione sta diminuendo e dopo la conferma della Germania è arrivata anche la conferma della Francia. In Europa i dati PMI sono risultati migliori delle attese e il mercato ne ha beneficiato. In chiusura l’Eurostoxx 50 segnava +2.36%, più contenuta Wall Street (S&P 500 +0.75%).

Giovedì

Seduta stabile per i listini europei. Al contrario Wall Street è stata appesantita dai dati sul mercato del lavoro risultati netto miglioramento rispetto a quanto atteso. Negativo l’azionario.

Venerdì

Chiusura di settimana caratterizzata dal dato sul CPI europeo. La diminuzione della pressione inflazionistica sembra per il momento aver dato respiro ai rendimenti, in diminuzione di 10 bps sia in Europa che in America. Positivo l’azionario.

Monetary Policy

EUROPA

La settimana passata in Europa è stata caratterizzata dai buoni dati PMI sul settore manifatturiero. In Italia e in Francia si è registrato un miglioramento mentre in Germania la rilevazione è risultata inferiore alle attese.

Sul fronte inflazionistico, il Consumer Price Index tedesco è risultato sensibilmente inferiore alle attese (8.6% vs 9.0% atteso). Per contro il CPI francese è risultato invariato.

Il dato aggregato pubblicato venerdì ha mostrato che sulla componente “estimate” l’inflazione è in diminuzione dal precedente 10.1% all’attuale 9.2%.

AMERICA

In America il PMI sul settore manifatturiero è risultato invariato mentre la rilevazione ISM frazionatamente inferiore alle attese.

I ‘Market movers’ della settimana statunitense sono stati senza dubbio i dati relativi al mercato del lavoro. Infatti, l’ADP Employment change è risultato nettamente superiore alle attese e le richieste settimanali di sussidio in diminuzione.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La prima settimana dell’anno è stata caratterizzata da un’importante agenda macroeconomica. Infatti, i dati rilasciati nella settimana hanno confermato la diminuzione dell’inflazione in Europa e rilevato un mercato del lavoro statunitense solido.

A fronte di ciò, il mercato ha visto i rendimenti diminuire (BUND 10y -36bps) e l’azionario continentale avanzare di quasi 6 punti percentuali. Tra le principali piazze europee Milano ha segnato la miglior performance guadagnando il 6.22%.

Sul fronte asiatico l’allentamento delle misure anti covid messe in atto dal governo di Pechino, ha generato un rialzo dell’azionario. Sarà necessario monitorare i contagi e le relative misure a fronte del Capodanno cinese.

In generale, le nostre linee di gestione hanno beneficiato dei movimenti di mercato  portandosi  avanti  con  il  segno +.