Markets

Lunedì

Avvio di settimana sulla parità per l’Europa. La scarsa agenda macro non ha fornito nella giornata odierna spunti a supporto del mercato. America chiusa per Presidents’ Day.

Martedì

Giornata con focus sulla politica mondiale. Nella giornata odierna sono in agenda il discorso dalla Piazza Rossa di Putin e l’incontro a Kiev tra il Presidente Biden e Volodymyr Zelensky. La seduta europea ha risentito dei timori geopolitici arrivando a perdere nella mattinata oltre un punto percentuale. La situazione è migliorata gradualmente supportata dal discorso di Putin dai toni più distensivi del previsto.

Mercoledì

Avvio in territorio negativo per l’Europa. Il CPI tedesco è risultato in linea con le aspettative e la rilevazione IFO è risultata in miglioramento. I dati non sono risultati però sufficienti a permettere un rimbalzo dell’azionario che nella mattinata è risultato soffocato dalla pressione sui tassi. Stabile Wall Street in assenza di dati.

Giovedì

Giornata ricca di dati sul fronte macro (vdi. Monetary Policy). Avvio positivo per l’Europa supportata dalla chiusura positiva di Honk Kong. In America il mercato del lavoro risulta solido e il Chicago Fed National Activity Index, indice che mostra il generale stato dell’economia, è risultato in netto miglioramento. Rendimenti in calo e mercato positivo (S&P 500 +0.53%).

Venerdì

Giornata movimentata sui mercati finanziari. Il dato sull’inflazione (PCE Deflator) è risultato in controtendenza rispetto alle attese. La reazione del mercato è stata tonante con i rendimenti in salita e l’azionario sui minimi del mese (S&P 500 -1.05%).

Monetary Policy

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana passata è stata caratterizzata da una ricca agenda macroeconomica conclusa con il dato relativo all’inflazione americana. Il PCE Deflator ha non solo mostrato una situazione ben distante dalle attese ma soprattutto un dato in rialzo rispetto al dato precedente. Il mercato che fino a venerdì non aveva trovato particolari spunti per brillare, ha corretto bruscamente con i rendimenti in rialzo di 10 bps e l’azionario sui minimi del mese.

Sul fronte azionario ovviamente i titoli tech sono stati quelli maggiormente sotto pressione, con il NASDAQ che ha concluso la settimana a -3.14%. Le piazze europee continuano a sovraperformare rispetto agli indici americani.

Sul fronte obbligazionario a fronte dei diversi dati macro i rendimenti core sono aumentati di circa 10 bps con il BTP a 10 anni a +14bps.

Sul fronte valutario il dollaro si è rafforzato contro le altre valute tornando nella giornata di venerdì sotto la soglia dell’1.06 contro l’€.

In generale, le nostre linee di gestione, grazie a una buona diversificazione, si sono mantenute stabili contenendo le perdite. Senza dubbio il dato sul PCE Deflator, anticipatore del CPI, ha mostrato una situazione in cui l’inflazione sembra tutt’altro che sotto controllo, pertanto sarà cruciale monitorare le prossime mosse della FED.