Markets
Lunedì
Avvio di settimana sulla parità per l’Europa. Permane l’incertezza legata all’approvazione del tetto sul debito statunitense. La seduta ha visto gli indici stazionare sulla parità con la fiducia dei consumatori europei peggiore delle attese.
Martedì
Avvio negativo per l’Europa. In mattinata i dati PMI europei hanno mostrato un peggioramento nel settore manifatturiero e composito. Stabile il settore dei servizi. A gravare sul bilancio negativo degli indici aggregati è la frenata registrata in Germania. Rallentamento sul manifatturiero anche in America con il dato che torna sotto la soglia di crescita di 50.
Mercoledì
Giornata iniziata con l’inflazione in Inghilterra che risulta non calare e si attesta al 7.8% con la componente core in aumento al 6.8%. Avvio negativo da parte delle borse europee con i rendimenti in aumento.
Giovedì
E’ proseguita la pubblicazione dei dati macro. Dalla Germania è arrivata la stima finale del GDP in contrazione dello 0.3%. Azionario sulla parità e € debole. Nel pomeriggio, il vicepresidente della Banca Centrale Europea, ha anticipato il rischio di un inflazione più elevata nei prossimi mesi. In America, i dati sul mercato del lavoro, sono migliorati e anche il GDP del primo trimestre è salito a 1.3%. Per contro, il core PCE è salito nel primo trimestre più delle attese. Nel pomeriggio, Wall Street è stata trainata da NVIDIA che dopo la trimestrale ha generato una performance del +20%. (NASDAQ +2.87%).
Venerdì
Avvio difficoltoso per l’Europa che non fattorizza il rialzo di Wall Street. Ma nel pomeriggio le buone notizie derivanti dal tavolo delle trattative statunitense, hanno migliorato lo scenario. Sul fronte macro il PCE deflator è uscito superiore alle attese ma per contro il sentiment rilasciato dall’Università del Michigan ha stupito in positivo. Chiusura positiva per l’Europa (Eurostoxx 50 +1.59%).
Monetary Policy
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana passata è stata caratterizzata da una fitta agenda macroeconomica e dalla spinta fornita nel finale di settimana da Nvidia al settore tecnologico. In Europa i dati PMI hanno mostrato una situazione di stallo per Italia e Francia mentre in Germania i dati sono risultati in peggioramento in tutte e tre i settori (manifatturiero, terziario e composito).
Nella giornata di mercoledì, il dato sull’inflazione inglese, risultato parecchio superiore alle attese, ha innescato un repricing dei rendimenti con un inasprimento della retorica monetaria. Anche in America il dato sull’inflazione (PCE deflator) è risultato superiore alle attese.
In Germania il GDP per il primo trimestre è risultato in contrazione dello 0,3%, segnando per il secondo trimestre consecutivo una contrazione dell’economia.
Sul fronte mercato, le piazze europee sono state rallentate dal settore bancario e hanno chiuso la settimana in negativo di circa un punto percentuale. A Wall Street la trimestrale di Nvidia ha fornito lo spunto necessario per chiudere la settimana in positivo (NASDAQ +3.59%).
Sul fronte obbligazionario i rendimenti sono aumentati sia nel nuovo che nel vecchio continente di circa 10 bps ,complici le pressioni derivanti dal CPI inglese.
Sul fronte valutario è continuato il rafforzamento del biglietto verde.
In generale, le nostre linee di investimento, non avendo esposizione ai finanziari europei hanno beneficiato del movimento dell’azionario e si sono riportate sui massimi da inizio anno. Stabile l’obbligazionario.