Markets
Lunedì
Inizio di settimana particolarmente piatto per i listini del Vecchio Continente. Piazza Affari chiude leggermente sopra la parità trainata dal positivo giudizio di Moody’s sull’outlook giunto nella serata di venerdì scorso, il quale ha altresì generato un rintracciamento dei rendimenti governativi, con il decennale italiano a quota 4.34%. Oltreoceano, Wall Street comincia la settimana con il piede giusto (Nasdaq +1.20%; S&P500 +0.75%), grazie alla spinta del comparto tecnologico.
Martedì
In attesa della trimestrale di NVIDIA, prevista nel post-market, perdono slancio i listini statunitensi, con il Nasdaq in arretramento dello 0.60% e l’S&P500 dello 0.20%. Deboli anche le borse europee, con il FTSE MIB peggiore indice di giornata (-1.30%), per via del sell off sui titoli bancari. Sul fronte macroeconomico, le vendite di case esistenti in America sono scese nel mese di ottobre a 3.79 milioni da 3.95 milioni di settembre, ben al di sotto della previsione di 3.9 milioni.
Mercoledì
Alla vigilia del Thanksgiving Day, diversi sono gli appuntamenti macro attesi dal mercato. Gli ordini di beni durevoli di ottobre sono diminuiti del -5.4%, contro una previsione di -3.1%, mentre le richieste iniziali di sussidio, la cui lettura è stata anticipata di un giorno, sono scese a 209mila unità dalle precedenti 233mila. A fronte di tali dati, Wall Street è comunque riuscita a strappare una seduta in territorio verde, con Nasdaq e S&P500 in rialzo di mezzo punto percentuale. Sul lato materie prime, continua a scendere il prezzo del petrolio, con il Wti a quota 76.3$.
Giovedì
In Europa, gli indicatori PMI del mese di novembre hanno evidenziato un miglioramento sia per il manifatturiero che per il settore dei servizi, anche se i dati si mantengono al di sotto dei 50 punti, soglia che separa la contrazione dalla crescita. Nonostante i dati macroeconomici, le borse europee rimangono piatte a causa essenzialmente della chiusura di Wall Street per il Giorno del Ringraziamento.
Venerdì
Fine settimana che coincide con il Black Friday e che vede le borse statunitensi aperte solamente mezza giornata. Dopo la pubblicazione dei dati dell’eurozona, è il turno dei PMI americani, risultati contrastati: se, infatti, il dato sui servizi è cresciuto a novembre a 50.8, contro un consenso di 50.3, quello manifatturiero si è assestato in territorio di contrazione scendendo a 49.4. In Europa, invece, stabile il prodotto interno lordo tedesco. Per quanto riguarda i mercati, poco mosso l’azionario, con Wall Street invariata.
Monetary Policy
EUROPA
I dati PMI dell’eurozona sono risultati migliori delle aspettative, benché ancora sotto la soglia dei 50 punti. Nel dettaglio, il dato manifatturiero di novembre si è assestato a 43.8, in aumento dal 43.1 del mese scorso, mentre il dato sui servizi è cresciuto a 48.2 da 47.8.
Inferiore al consenso degli analisti, ma comunque in miglioramento rispetto alla precedente rilevazione, l’indice IFO sul sentiment economico tedesco.
USA
Le vendite di case esistenti sono fortemente diminuite nel mese di ottobre, scendendo a 3.79 milioni da 3.95 milioni di settembre. Il calo anche i durable goods order, assestatesi a -5.4% contro un’attesa di -3.2%.
Contrastati i PMI, con il dato sui servizi in espansione a quota 50.8 e il dato manifatturiero in contrazione a 49.4.
CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata dalla festività del Thanksgiving Day, dal Black Friday e da una serie di importanti dati macroeconomici. Dopo gli evidenti rialzi che hanno contraddistinto le scorse settimane, i mercati hanno consolidato i livelli, con rialzi generalizzati sui listini azionari globali attorno al punto percentuale.
Negli Stati Uniti, gli indici PMI hanno sottolineato come l’economia goda ancora di un buono stato di salute, ma sia comunque in fase di rallentamento, soprattutto lato manifatturiero. Diversa la situazione in Europa, dove i PMI hanno dipinto un quadro economico peggiore, nonostante timidi segnali di miglioramento. Per quanto riguarda i tassi governativi, in leggero rialzo il decennale tedesco (+6 bps) e quello italiano (+4 bps), mentre stabile il treasury di pari durata che si assesta in area 4.47%.
Continua infine l’indebolimento del biglietto verde sull’euro, con il cambio eurodollaro a quota 1.0938.
A fronte di una settimana più corta sui mercati per via delle festività, le nostre linee di investimento hanno comunque tratto beneficio dai rialzi diffusi e dalla bassa volatilità sui principali listini. La linea Chronos, costruita tramite single stocks, ha ripreso ampiamente i massimi da inizio anno, grazie ad un’esposizione sull’azionario statunitense. Stabili le linee a composizione obbligazionaria, con la Ladder che si mantiene sui massimi YTD.