Markets

Lunedì

Inizio di settimana che vede la borsa di Londra chiusa per festività. In Europa folta è l’agenda macroeconomica odierna, con la pubblicazione dei PMI servizi e composite finali di aprile. In generale i dati finali sui servizi hanno tendenzialmente confermato le letture preliminari, con il dato dell’Eurozona comunque superiore alle attese. Oltreoceano, in totale assenza di rilevanti dati macro, continuano i progressi di Wall Street dopo il debole report sulle buste paga non agricole di venerdì scorso (S&P500 +1.03%; Nasdaq +1.13%; Russell 2000 +1.23%).

Martedì

Giornata spoglia di importanti dati macro sia per l’eurozona che per gli Stati Uniti. I listini del Vecchio Continente, in scia alla chiusura americana di ieri sera, cominciano con il piede giusto, scambiando al rialzo già da inizio seduta, favoriti dalla pubblicazione dei conti di Unicredit e UBS, per terminare con guadagni generalizzati attorno al punto percentuale (Eurostoxx 50 +1.20%). Piatta invece Wall Street.

Mercoledì

A mercati ancora chiusi, il dato sulla produzione industriale tedesca di marzo è risultato ancora in calo, passando dal rivisto 1.7% di febbraio allo -0.4%, comunque un valore migliore delle previsioni di -0.7%. I mercati europei, in una giornata che, eccezion fatta per il caso tedesco, risulta comunque priva di appuntamenti macro, proseguono al rialzo, con l’indice Eurostoxx 50 che chiude a +0.45%. Oltreoceano, Wall Street inanella la seconda seduta interlocutoria consecutiva, con una chiusura nuovamente flat.

Giovedì

Giornata nella quale l’appuntamento principale è la riunione della Bank of England. Come previsto alla vigilia, la BoE ha lasciato fermi i tassi di riferimento al 5.25%. Il governatore Bailey non si è esposto molto in merito alla possibilità dei tagli, lasciando intendere che un taglio dovrebbe arrivare nei prossimi trimestri. Tuttavia, nel meeting odierno due membri su nove hanno votato per un taglio, uno in più rispetto al precedente incontro. In America, le richieste iniziali di sussidio sono aumentate a 231mila unità, dalle 209mila unità della precedente settimana, oltre la previsione di 212mila. Sulla debolezza del dato – valore più alto da agosto 2023 – Wall Street chiude positiva, con un’overperformance delle small cap (Russell 2000 +0.90%; Nasdaq +0.16%; S&P500 +0.51%), in un contesto di discesa dei tassi sui treasury (circa 2-3 bps lungo tutta la curva).

Venerdì

Fine settimana positivo per le borse europee, in assenza di catalizzatori macro: gli indici Eurostoxx 50 e Eurostoxx 600 terminano, per la sesta seduta consecutiva in verde, con rialzi rispettivamente di +0.61% e di +0.77%. Wall Street invece termina senza particolari spunti in marginale rialzo.

Monetary Policy

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana appena trascorsa non ha visto molti rilevanti dati macroeconomici. Sicuramente l’appuntamento più atteso è stato il meeting della Bank of England che, come da previsioni, ha mantenuto fermi i tassi di riferimento al 5.25%. Il governatore Bailey non si è di fatto esposto in merito ad un possibile taglio nell’incontro di giugno, delineando semplicemente la possibilità di un taglio nei prossimi trimestri. Sul fronte macro, la sorpresa maggiore ha riguardato le richieste iniziali di sussidio, salite a 231mila unità, il numero più alto da agosto 2023.

Lato mercati, l’azionario è salito su scala globale eccezion fatta per il Giappone rimasto al palo. Gli indici di Wall Street hanno visto progressi oltre il punto percentuale; migliore la performance dei listini europei, in rialzo di oltre tre punti percentuali.

In termini valutari, l’eurodollaro si assesta in area 1.077.

Per quanto riguarda le nostre linee di gestione, le linee a componente azionaria hanno tratto benefici dalla positiva settimana sui mercati. Stabili invece, sui livelli della scorsa settimana, le linee obbligazionarie. Del resto, i tassi non hanno osservato grossi movimenti.