Markets

Lunedì, giornata nera per i mercati finanziari, la crisi e il possibile default del colosso immobiliare cinese EVERGRANDE ha innescato fin da inizio seduta una risk aversion, complice le chiusure per festività (Shanghai, Shenzen, Taiwan, Tokyo, Seul) che hanno ridotto la liquidità. Il risultato è stato l’affossamento delle H share di Hong Kong che hanno perso oltre tre punti e mezzo.

Il tonfo ha risuonato anche sulle piazze europee e americane indirizzando la seduta verso il basso senza alcun spunto per guadagnare. Mentre si sta cercando di quantificare le conseguenze del default, gli addetti ai lavori hanno smentito la notizia secondo cui il governo starebbe pensando al bail out.

Martedì, giornata di leggero rimbalzo per i listini europei che fin dall’apertura hanno trovato un tono positivo. La carenza di dati macro non ha aiuto le borse che sono rimaste stazionarie sui livelli di inizio giornata. Apertura in positivo per Wall Street ma dopo poche ore gli indici sono tornati a perdere, complice il fatto delle problematiche legate a EVERGRANDE. Nella serata la chiusura è avvenuta pressoché in parità.

Mercoledì, avvio positivo dell’Europa che sembra voler consolidare il rimbalzo di ieri con i ciclici a trainare. Positiva anche Wall Street che in attesa della conferenza dell’FOMC prezza un atteggiamento dovish della FED con il $ e i tassi in leggera diminuzione. L’azionariato continentale ha chiuso sui massimi mentre le dichiarazioni dell’FOMC hanno confermato quello che molti analisti definiscono come “Soft Tapering”. Il mercato alla notizia ha reagito con uno slancio sulle borse come a tirare un sospiro di sollievo per non aver ricevuto alcuna sorpresa.

Giovedì apertura in positivo con un movimento al rialzo dei tassi (Treasury 10Y +13bps). Bene l’Eurostoxx 50 che nonostante la pubblicazione dei non brillanti dati PMI, segna una seduta altamente positiva. Il rallentamento sul mercato del lavoro statunitense non ha inficiato sulla performance di Wall Street che nonostante la correzione avvenuta in serata ha riportato ampi guadagni (S&P 500 +1.21%).

Venerdì, apertura in sostanziale ribasso per l’Europa, tra i peggiori Parigi (-0.95%) e Francoforte (-0.72%). Meglio l’America che nel pomeriggio si è riportata sulla parità dopo un’apertura in rosso. Continua la risalita dei tassi reali si EU che US. Il treasury decennale ha chiuso la settimana a quota 1,45%.

 

FED

Se ampi progressi nell’economia continuano come previsto, una moderazione nel passo degli acquisti di asset potrà essere presto richiesta”

Mercoledì sera ore 20:00 ora italiana il presidente della FED Powell ha rilasciato le dichiarazioni inerenti alla riunione dell’FOMC. Ciò che risulta è una situazione in cui settori colpiti dalla pandemia hanno recuperato, ma la variante delta sta ancora frenando la ripresa. Il presidente Powell ha annunciato che l’uscita dal programma di acquisto di titoli del tesoro e garantiti da mutui, attualmente pari a un valore di 120 miliardi al mese, potrebbe avere inizio dopo il meeting del 2-3 novembre, precisando che la crescita dei posti di lavoro rimanga “ragionevolmente solida”.  Il programma potrebbe prevedere un periodo di 7 mesi nel quale effettuare riduzioni di acquisto da 15 miliardi al mese. Powell ha tuttavia precisato che il tapering non deve essere visto come una sicura anticipazione di rialzo dei tassi, che richiedono il consolidamento di maggiori progressi di ripresa. Secondo 9 membri su 18 dell’FOMC, il primo rialzo dei tassi potrebbe avvenire già prima della fine del 2022.

Aggiornando l’outlook sull’espansione, sono state riviste le stime sull’inflazione alzate di 0,8 punti per il 2021 (raggiungendo quota 4,2%) e le stime sulla crescita sono diminuite a 5,9% dal 7% stimato.

Single stocks

EVERGRANDE, futuro Titanic? nella serata di martedì ha rilasciato un comunicato stampa da una sua piccola controllata dichiarando di essere in grado di rispettare gli impegni, almeno con una parte dei suoi creditori. I toni vaghi non hanno convinto gli investitori che attendono le scadenze delle cedole per vedere il futuro del colosso immobiliare.

Monetary Policy

Sul fronte macro, nella giornata di lunedì, sono stati pubblicati i dati relativi al mercato immobiliare statunitense. Dai dati si apprende un miglioramento del mercato, sia in termini di concessioni sia in termini di numero di case. Sempre sul fronte statunitense senza alcuna sorpresa l’FOMC ha mantenuto invariato il corridoio dei tassi.

La fiducia dei consumatori in Europa ha segnato un balzo dal -5.9 atteso al -4.0 registrato. I PMI, al contrario, sono risultati inferiori rispetto alle aspettative. Sia il comparto manifatturiero, terziario e composito hanno registrato non solo un calo dalla rilevazione precedente ma anche una diminuzione rispetto alle aspettative. Anche se più contenuta, si è registrata una diminuzione dei PMI anche negli Stati Uniti.

I dati sul mercato del lavoro dopo due settimane di diminuzioni, hanno riportato un peggioramento della situazione. Lo stesso Powell durante l’apertura di un panel ha dichiarato di non aver mai visto un mercato del lavoro così contrastato.

Sul fronte inflazionistico l’indice Chicago FED National Activity ha rilevato una diminuzione della pressione dei prezzi al consumo. L’indice è stato strutturato su 85 indicatori economici ed è quasi dimezzato dal mese di luglio.

Infine, a differenza dei dati PMI le IFO Expectations tedesche sono risultate in aumento nel mese di settembre. L’Indice sulle aspettative IFO è un indice che indica il generale stato dell’economia con un focus sul settore industriale.

CONSIDERAZIONI FINALI E POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE

La settimana passata è stata caratterizzata dal tumulto del colosso immobiliare cinese e dalla riunione del Federal Open Market Committee.

Il mancato pagamento delle cedole da parte di EVERGRANDE ha aperto il periodo di grazia di 30 giorni, entro il quale se non provvederà a far fronte al debito verrà dichiarato il default tecnico. Da quanto emerso, l’authority starebbe progettando uno smembramento del colosso dal quale dovrebbero nascere tre gruppi. Vedremo a questo punto se la società sarà in grado di far fronte alla scadenza del 29/09 relativa alla cedola semestrale del bond Evergrande 9.5% 29/03/2024.

Nel frattempo, l’Europa e l’America sembrano aver preso le distanze dal gruppo cinese rivolgendo nuovamente l’attenzione all’inflazione e ai tassi governativi.

In Germania, occhi puntati alle elezioni, domenica i Socialdemocratici per la prima volta in quasi vent’anni hanno ottenuto la maggioranza relativa dei voti (25,7%). Retrocede il partito di Angela Merkel, CDU-CSU, che ha ottenuto il 24,1% e i Verdi, col 14,8%. Questa settimana sarà cruciale capire quali saranno le coalizioni per il governo.

In Europa il movimento al rialzo dei tassi governativi è stato indistinto tra periferici e core, entrambi sono cresciuti di circa 6 basis points. Più marcato invece il movimento del Treasury decennale che è aumentato di 10 bps.

In America nonostante l’annuncio di un imminente tapering, le borse hanno tenuto e a fine settimana il segno è positivo, S&P 500 +0.51%, Dow Jones +0.62%. Sul fronte obbligazionario la curva statunitense si è irrigidita ma il movimento al rialzo si è registrato anche sulle scadenze a breve.

Sul fronte valutario, il movimento del dollaro è stato marcato, infatti, nella giornata di mercoledì, lo spike registrato ha portato il cambio Euro contro Dollaro sotto l’1.17. Il movimento del $ è rientrato già nella giornata di giovedì riposizionandosi nel corridoio compreso tra 1.1720 e 1.1740.

La settimana positiva ha impattato in maniera positiva sulle nostre linee di gestione, che nonostante la disponibilità liquida si mantengono in linea con il mercato. A beneficiare maggiormente dei movimenti di mercato, sono state le linee a composizione azionaria che si sono riportate sui massimi di periodo. Rimangono stabili, invece, le linee a composizione obbligazionaria e il fondo SCM Stable Return.

LINEA PIR SCM

La nostra linea PIR continua ad avere un andamento fortemente positivo, di molto superiore al principale indice di mercato MIB e agli indici di riferimento Small Cap. Il recente IPO Reti è stato il top performer, su del 67% nel mese e del 251% sul suo prezzo di IPO a settembre dello scorso anno. La nostra top holding EdiliziAcrobatica è salita del 51% e si mantiene sui massimi. PIteco e Doxee, in crescita rispettivamente del 27% e del 22%, completano l’elenco degli aumenti di prezzo di oltre il 20%. Piccolo è l’elenco dei rendimenti negativi, con Longino & Cardenal, in calo del -9% nel mese ma +46% da inizio anno, e la recente IPO Giglio.com, in calo del -4% e del -7% dal suo prezzo
IPO di luglio. Rimangono comunque positive le nostre prospettive per il resto dell’anno e oltre.